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Regione proroga contratti a tempo determinato per oltre 1.000 lavoratori in Sanità, compresi assunti per il Giubileo


La proroga è consentita sino al 31 dicembre 2017, e comunque non oltre la copertura, con contratto a tempo indeterminato, dell’eventuale corrispondente posto vacante in dotazione organica. Il provvedimento riguarda circa 600 lavoratori  tra medici, infermieri e personale tecnico sanitario. Anche 545 lavoratori assunti per il Giubileo hanno avuto la proroga

07 DIC - Prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti dei lavoratori a tempo determinato che operano nel Sistema Sanitario regionale. La decisione riguarda anche le 545 unità di personale assunte in occasione del Giubileo. Due i provvedimenti firmati dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il primo dispone  la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato e dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa nelle more dell’avvio e conclusione delle procedure di stabilizzazione. La proroga è consentita sino al 31 dicembre 2017, e comunque non oltre la copertura, con contratto a tempo indeterminato, dell’eventuale corrispondente posto vacante in dotazione organica. Il provvedimento riguarda circa 600 lavoratori  tra medici, infermieri e personale tecnico sanitario.

Con il secondo decreto il Presidente ha disposto la proroga  dei rapporti di lavoro a tempo determinato stipulati  in occasione del Giubileo. Anche in questo caso la prosecuzione vale fino al 31 dicembre del 2017. Le unità interessate sono 545 impegnate soprattutto nel settore dell’emergenza; si tratta di medici in servizio presso i Pronto Soccorso: anestesisti, infettivologi, tecnici di radiologia, psichiatri, nefrologi, infermieri e autisti barellieri dell’ARES 118.

"Con questi decreti si offre certezza e prosecuzione nei rapporti di lavoro a oltre 1.000 persone – spiega il Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -  e tranquillità alle loro famiglie, nello stesso  tempo si evita di depotenziare i reparti degli ospedali regionali proprio nel periodo invernale. C’è spazio per queste proroghe perché dopo anni di sacrifici i conti del sistema sanitario regionale sono a posto e si può tornare finalmente ad investire su lavoro, strutture e tecnologie".
 
Lorenzo Proia

07 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

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