Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 19 MARZO 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Manovra. Le Regioni alla prova del ticket di 10 euro. Introdurlo o fare melina?


La manovra ha garantito solo 105 milioni per la copertura del ticket di 10 euro sulla specialistica. Basteranno solo fino all’entrata in vigore del provvedimento. E poi? Il “buco” nei bilanci regionali è calcolato in 381,5 milioni e le Regioni sono di fronte al dilemma, tutto politico: introdurre la nuova tassa o trovare risorse alternative?

15 LUG - Innanzitutto è bene precisare che per quanto riguarda i ticket non possiamo proprio etichettarli come vere e proprie “novità”. Partiamo da quello sui codici bianchi al Pronto Soccorso. A parte la Basilicata viene applicato già in tutte le Regioni, con l’esclusione di alcune specifiche categorie che ne risultano esentate.  Soprattutto viene fatto a pagare a chi entra in  Ps con codice bianco a cui non fa seguito il ricovero. Quindi, in questo caso, di novità si può parlare solo se ci riferisce alla regione lucana, che  dovrà decidere nelle prossime ore cosa fare, se continuare a coprire il ticket con risorse proprie o introdurlo sic et simpliciter.
Esattamente la medesima riflessione che dovranno fare tutte le Regioni sul ticket di 10 euro in quota fissa su tutte le ricette per la specialistica che andrebbe ad aggiungersi alla franchigia di 36,15 euro da sempre in vigore su queste prestazioni. Il ticket, infatti, per legge c’è già dal 2007, e fu introdotto dal Governo Prodi. In questi anni, però, è stato sempre coperto da risorse dello Stato. Ora, invece, Tremonti ha acceso il semaforo rosso sulle coperture e così le Regioni dovranno decidere cosa fare: coprire, introdurre o magari trovare una soluzione “all’italiana” del tipo mini-ticket?
Questo ancora non è dato sapere, a parte qualche dichiarazione a caldo, mentre è possibile ricavare quanto costerà ad ogni regione questa mancata copertura. Nell’accordo sull’ultimo riparto del Fsn tra Stato e Regioni, gli enti locali avevano precisato che, come definito dal Patto per la Salute, lo Stato avrebbe dovuto mettere sul piatto 486,5 milioni di euro per la copertura dal 1° giugno alla fine dell’anno del ticket per la specialistica da 10 euro e avevano già comunicato le percentuali di riparto di questi fondi. Il Governo in un primo momento, con il decreto legge varato due settimane fa, aveva mantenuto gli impegni inserendo in manovra lo stanziamento integrale di 486,5 milioni. Poi, nel maxiemendamento approvato ieri dal Senato e oggi al voto della Camera, il fondo si è ridotto a 105 milioni, bastanti per la copertura fino all’entrata in vigore del provvedimento. Vale a dire da qui a qualche giorno.
All’appello, quindi, mancano 381,5 milioni di euro che sarà compito di ogni singola regione decidere come trovare a meno che non si voglia subito introdurre il ticket. E così, sulla base della ripartizione formulata dalla Regioni, qualora la copertura fosse stata decisa per tutto l’anno, abbiamo calcolato per ogni regione quanto costerà in termini di risorse questa mancata copertura nel caso si decidesse di non introdurre il ticket. La sensazione è che le regioni più ricche e con i conti a posto forse riusciranno a non introdurre il ticket, mentre per le regioni in deficit o vincolate da Piano di rientro sarà veramente difficile non adottare questa “nuova” misura di compartecipazione.
 
Regioni Copertura prevista Patto salute Percentuale di riparto Copertura manovra in mln Residuo da coprire in mln
         
Piemonte 36.635.459 7,5 7,90 28,70
Valle d'Aosta 1.037.658 0,2 0,20 0,80
Lombardia 79.313.230 16,3 17,10 62,20
Pa Bolzano 3.956.215 0,8 0,85 3,10
Pa Trento 4.197.917 0,9 0,90 3,30
Veneto 39.542.560 8,1 8,50 31,00
FVG 10.215.436 2,1 2,20 8,00
Liguria 13.745.694 2,8 3,00 10,80
Emilia Romagna 36.191.016 7,4 7,80 28,30
Toscana 30.868.497 6,3 6,70 24,20
Umbria 7.434.826 1,5 1,60 5,80
Marche 12.799.969 2,6 2,80 10,00
Lazio 45.696.827 9,4 0,90 35,80
Abruzzo 10.882.578 2,2 22,30 8,50
Molise 2.614.810 0,5 0,60 2,00
Campania 45.131.858 9,3 9,70 35,40
Puglia 32.126.041 6,6 6,90 25,20
Basilicata 4.884.338 1 1,00 3,80
Calabria 15.959.692 3,3 3,40 12,50
Sicilia 39.873.344 8,2 8,60 31,30
Sardegna 13.392.034 2,8 2,90 10,50
         
Totale 486.500.000 100 105,00 381,50
         
Elaborazione Quotidiano Sanità su Tabella Riparto Fsn 2011    



 


In ogni caso, a prescindere dai numeri gli assessori alla sanità di alcune regioni si sono già scagliati contro i ticket. “Sono un errore” sentenzia l’assessore emiliano Carlo Lusenti mentre il collega sardo Antonello Liori specifica che occorrerà valutare “la copertura finanziaria”. Per la Scaramuccia (Toscana) il superticket sulla specialistica va revocato. Secca la governatrice laziale Polverini: “È iniquo”.
Carlo Lusenti assessore alla Salute dell’Emilia Romagna. “Ci auguriamo che il Parlamento cancelli le proposte del Governo di introdurre ticket. In particolare la scelta di tagliare ulteriori 482 milioni di euro al Fondo sanitario, sostituendole con l’introduzione di un ticket aggiuntivo di 10 euro per ogni ricetta di prescrizione di visite ed esami specialistici, è profondamente iniqua  e sbagliata. E’ sbagliata – ha detto Lusenti – perché non contribuisce al finanziamento del Servizio sanitario nazionale perché finirebbe di fatto con lo spostare verso il privato visite ed esami specialistici. Ed è iniqua perché grava in modo indifferenziato e pesante sulle spalle dei cittadini”.
Antonello Liori assessore alla Sanità della Sardegna."In linea di principio sono contrario al ticket perché, nonostante abbia un indiscutibile effetto dissuasivo sulle prescrizioni inappropriate, si tratta di una misura antipopolare e socialmente ingiusta, che andrebbe a colpire sopratutto la fasce più deboli della società sarda. Però, in occasione di questa imposizione governativa, per la Regione sarà difficile tirarsi indietro, anche se ritengo opportuno valutare la possibilità di una copertura finanziaria. Voglio però ricordare che quando sono stato nominato Assessore regionale, - ha proseguito l'assessore Liori -  data la pesante situazione deficitaria dei conti della sanità, si prospettò l'ipotesi di imporre l'aumento dell'Irap e dell'Irpef ed il ritorno al ticket sanitario. Mi sono battuto strenuamente con il Ministro Fazio per ottenere fiducia nell’azione della Giunta, riuscendo ad evitare il commissariamento della Regione e le conseguenti ulteriori tassazioni per i cittadini sardi."
Renata Polverini governatore e commissario per la sanità del Lazio. L'introduzione dei ticket “e' ingiusta per le persone e soprattutto e' stata comunicata immediatamente dopo aver concluso l'incontro con le Regioni e le Autonomie locali, quindi anche dal punto di vista istituzionale l'abbiamo vissuta come uno sgarbo. Inoltre - ha aggiunto - siamo preoccupati perché in un momento come questo chi sentirà fortemente questa misura, e la sua iniquità, sono proprio i cittadini a minor reddito''. E a chi le ha chiesto se tecnicamente fosse possibile scongiurare questo provvedimento, la Polverini ha risposto: “E' impossibile. Non lo possono fare neanche le Regioni virtuose, figuriamoci noi”.
Daniela Scaramuccia assessore alla Sanità della Toscana.  “Quella varata dal governo è una manovra iniqua, che mette seriamente a rischio la salute, e che si somma a quelle già messe in atto nell’ultimo anno. In questo modo viene attuato uno smantellamento sistematico del diritto alla salute”. Quello di 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso era una misura già introdotta in precedenza, in Toscana come in altre regioni, che ha avuto il risultato di ridurre gli accessi impropri e migliorare il funzionamento dei pronto soccorso. Ma il ticket di 10 euro, aggiuntivo a quelli preesistenti, sulle prestazioni diagnostiche e specialistiche, che verrà introdotto già da lunedì prossimo, va a incidere pesantemente sui cittadini. “Con il risultato – prevede Scaramuccia – che alla Toscana saranno tagliati ulteriori 35 milioni di euro non previsti, e che si assisterà a un consistente spostamento del pacchetto di prestazioni dal pubblico al privato. Se il cittadino deve pagare, allora si rivolge al privato. Il superticket – ricorda l’assessore – era già stato sperimentato nel 2007 e, dopo 6 mesi di sperimentazione, Regioni e governo insieme decisero di revocare questa misura iniqua”.
Luciano Bresciani assessore alla Sanità della Lombardia “Il ticket? Siamo disposti a fare sacrifici purché questo sia l’ultimo gesto che serve a coprire l’emorragia delle Regioni non virtuose. Bisogna mettere alla svelta un freno riparatore con l'introduzione dei costi standard e quindi del federalismo. A quel punto se una Regione va oltre i costi standard, fa pagare il conto ai suoi cittadini. A queste condizioni ben vengano i ticket, anche se sarà dura”.
 

L.F.

15 luglio 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy