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Città salute. Maroni: “Diventerà punto di riferimento per l'oncologia”


"E' un intervento rilevantissimo, non solo per l'investimento importante da 450 milioni di euro, ma perché vogliamo che diventi un punto di riferimento europeo per l'oncologia". Così il governatore oggi durante la cerimonia di consegna delle aree bonificate della Città della Salute e della Ricerca di Sesto San Giovanni.

09 MAR - "La Città della Salute e della Ricerca, non è un semplice nuovo ospedale o lo spostamento di due Irccs da un posto a un altro. E' un intervento rilevantissimo, non solo per l'investimento importante da 450 milioni di euro, ma perché vogliamo che diventi un punto di riferimento europeo per l'oncologia". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che oggi ha partecipato alla cerimonia di consegna delle aree bonificate della Città della Salute e della Ricerca di Sesto San Giovanni, alla quale hanno preso parte anche il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il sindaco di Sesto San Giovanni, Monica Chittò e il presidente di Milanosesto, Carlo Masseroli.
 
Condizioni ideali. "Ci sono tutte le condizioni - ha sottolineato il governatore - per fare un lavoro straordinario. Recuperare un'area dismessa enorme ridandole nuova vita sul piano della scienza, della salute, dell'innovazione, che sono vocazioni del nostro territorio".
 
Modello lombardo. Questo intervento, ha proseguito Maroni, "è un 'modello lombardo', di integrazione pubblico-privato, unico in Italia. Dove il 'privato' assume oneri per finalita' pubbliche e il 'pubblico' che investe risorse rilevanti".
 
Fondo speciale. La Regione crede molto nella Città della Salute e della Ricerca e per sottolinearlo, ha evidenziato il presidente, "abbiamo deciso di creare un fondo speciale di 15 milioni di euro da destinare a progetti da realizzare qui, coerentemente con la vocazione dell'intervento, che punta - ha ribadito - all'eccellenza nel campo dell'oncologia. Nella nostra regione esiste una forte competizione fra sanità pubblica e privata. E' un bene, perché è utile per i cittadini. Il privato ha molte diponibilità di investimento e noi non vogliamo essere da meno. La sfida che vogliamo vincere, è che il modello lombardo, anche nella sanità pubblica, sia e resti un'eccellenza".
 
Vedere l'opera completata. "Sono orgoglioso - ha aggiunto Maroni - di aver firmato l'accordo di programma il 30 luglio 2013, ma voglio vedere anche completata l'opera e per questo - ha affermato facendo una battuta - mi toccherà vincere pure le prossime elezioni regionali".
 
No a nuova gara. Infine, sull'assegnazione dei lavori, conversando con i cronisti, il governatore ha chiarito che "non ci sarà una nuova gara. La commissione tecnica, si riunirà nei prossimi giorni e decidera' l'assegnazione della gara sulla base delle norme contenute nella decisione del Consiglio di Stato".

09 marzo 2017
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