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Puglia. Vendola: “Il San Raffaele di Taranto si farà. Pronti 200 mln”


A seguito della crisi finanziaria che ha investito nelle ultime settimane la Fondazione milanese, il governatore, in conferenza stampa, ha confermato di voler “andare avanti”, garantendo l’investimento di 200 milioni di euro per la costruzione di un grande ospedale pubblico tarantino e confermando anche la natura pubblicistica dei contratti per tutti i lavoratori medici e paramedici del futuro nosocomio.

02 AGO - "Confermiamo le scelte di voler investire 200 milioni di euro nella più grande struttura pubblica del Mediterraneo, il San Raffaele del Mediterraneo". Lo ha detto il governatore, Nichi Vendola, in una conferenza stampa convocata per far chiarezza sulla vicenda, a seguito della crisi finanziaria che nelle ultime settimane ha investito la Fondazione San Raffaele di Milano. Sorgerà dunque a Taranto, grazie all’intervento di una società costituita dalla Regione con la Fondazione di don Verzè, un nuovo grande ospedale pubblico che sostituirà due attuali nosocomi da smantellare. Il bando per la progettazione del nuovo ospedale sarà pubblicato dopo le opportune verifiche che la Fondazione del San Raffaele del Mediterraneo effettuerà con il nuovo management del San Raffaele di Milano per avere certezza e garanzia di continuità del progetto di “sperimentazione gestionale”. E se il San Raffaele di Milano dovesse andare incontro ad un fallimento, la regione Puglia continuerà dritta per la sua strada, garantendo in ogni caso quell’investimento che permetterà alla città di Taranto di avere un ospedale pubblico di alto livello.

“Noi abbiamo deciso, e questa mattina io l’ho confermato – ha detto Vendola - di investire 200 milioni di euro per costruire a Taranto uno dei più importanti poli della salute del mediterraneo. Non soltanto cioè un grande ospedale di avanguardia e moderno ma anche un centro di formazione, di didattica e di ricerca. Appunto, un polo della salute. Ribadisco – ha sottolineato - con il San Raffaele di Milano non abbiamo alcuna relazione economica finanziaria. Stiamo cioè parlando solo di una sperimentazione gestionale di tre anni”.
Il governatore ha poi voluto chiarire anche una vicenda sollevata in questi giorni da più parti e che riguarda le preoccupazioni legate alla forma contrattuale dei medici e degli infermieri che oggi operano dei due ospedali tarantini, il Santissima Annunziata e il Moscati. “Io vorrei rassicurare questi lavoratori – ha detto Vendola – perché varranno, sia per loro che per i nuovi assunti, per oggi e per domani, solo contratti di natura pubblicistica in modo tale che nessuno possa speculare su questi aspetti”.

Infine, per quanto riguarda il ruolo della sanità privata in questa vicenda, Vendola ha spiegato che sulle carenze della sanità tarantina “lucrano anche circuiti di sanità privata”. “Questi sono gli interessi che noi stiamo toccando – ha concluso -. Sono troppi coloro che si arricchiscono sulle tragedie e sui dolori di Taranto; noi vogliamo invece portare sollievo a questa città”.

02 agosto 2011
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