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Manovra. A mezzogiorno incontro Regioni-Fitto


I presidente delle Regioni stanno lasciando la sede di via Parigi, dove erano riuniti in Conferenza straordinaria, per recarsi al ministero degli Affari Regioniali. Lì il ministro Raffaele Fitto illustrerà ai presidenti i contenuti del maxiemendamento del Governo alla manovra. Le Regioni, invece, presenteranno a Fitto una quindicina di "emendamenti" messi a punto stamani e in cui, in particolare, si chiede al Governo il ripristino dei trasferimenti previsti nel Patto di stabilità e la messa a disposizione del miliardo e mezzo circa dell'edilizia sanitaria, mantenendo i saldi in pareggio spostando i tagli sui ministeri e non sulle Regioni.

01 SET - Le Regioni incontreranno il ministro per gli Affari Regioniali per un confronto sulla manovra. La convocazione è stata ufficializzata pochi minuti fa e a confermarla sono stati il presidente delle Veneto, Luca Zaia, e del Piemonte, Roberto Coda, uscendo dalla Conferenza straordinaria dei presidenti convocata stamani a Roma per approvare un documento con cui chiedere al Governo di riequilibrare una manovra "oggettivamente impraticabile la gestione dei servizi e delle politiche territoriali". L'importanza di questa riunione è dimostrata anche dalla numerosa presenza dei presidenti delle Regioni, spesso rappresentati in Conferenza da assessori, dirigenti e tecnici. Oltre al presidente della Conferenza delle Regioni e dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, sono già seduti al tavolo dei lavori Gianni Chiodi (Abruzzo), Vito De Filippo (Basilicata), Stefano Caldoro (Campania), Renata Polverini (Lazio), Roberto Cota (Piemonte), Nichi Vendola (Puglia), Enrico Rossi (Toscana), Catiuscia Marini (Umbria), Augusto Rollandin (Valle D'Aosta), Luca Zaia (Veneto), Lorenzo Dellai (P.A. di Trento) e Roberto Formigoni (Lombardia).
L'incontro di Fitto sarà di particolare importanza. Il ministro, infatti, dovrebbe illustrare ai presidenti i contenuti del maxiemendamento alla manovra che il Governo si appresta a presentare e su cui le Regioni non sono ancora state informate. Nel frattempo, i presidenti stanno comunque lavorando a un documento da presentare al Governo dove si chiede, in particolare, il ripristino dei trasferimenti previsti nel patto di stabilità e della messa a disposizione del miliardo e mezzo circa dell'edilizia sanitaria, mantenendo i saldi in pareggio spostando i tagli sui ministeri e non sulle Regioni. Le proposte dovrebbe essere presentate al ministro Fitto nel corso della riunione di stamani.

La situazione, come ha affermato nella serata di ieri Errani, "è molto critica e confusa. Qual e' la copertura della manovra non si comprende. Se poi parliamo di enti locali e Regioni è del tutto insufficiente ciò che emerge dalle anticipazioni". "Se noi sommiamo, come dobbiamo fare, le tre manovre che riguardano enti locali e regioni - ha spiegato Errani - il taglio supera abbondantemente il 60 per cento e rende oggettivamente impraticabile la gestione dei servizi e delle politiche territoriali". Secondo il presidente della Conferenza, "di fatto lo Stato centrale non fa politica di riduzione delle spese, e tutto viene caricato sulle istituzioni locali''.
 

01 settembre 2011
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