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Lazio: ecco i piani di rientro delle aziende ospedaliere. Obiettivo: tagliare 142 milioni


Il Commissario ad acta ha dato il via libera ai piani di rientro delle sei aziende ospedaliere del Lazio: le cifre sono di -65.020.000 per il San Camillo, -36.370.000 per il San Giovanni, -23.880-000 per l’Umberto I, -15.230.000 per il S. Andrea, -3.370.000 per il Policlinico di Tor Vergata. E un valore positivo per 1.730.000 per l’Irccs Ifo dopo i risparmi ottenuti già nel 2016. IL DOCUMENTO.

21 GIU - Via libera ai piani di rientro per le aziende sanitarie del Lazio: San Camillo, San Giovanni, Umberto I, Irccs Ifo, S. Andrea e Policlinico di Tor Vergata dovranno  risparmiare 142,140 milioni, meno dei 209 previsti inizialmente, grazie a risparmi già effettuati nel 2016.
 
A stabilirlo è il decreto del Commissario ad acta U00223 del 16 giugno che approva i piani di rientro concordati con le aziende.
 
Le quote riferite alle singole strutture nel documento sono di -65.020.000 per il San Camillo, -36.370.000 per il San Giovanni, -23.880-000 per l’Umberto I, -15.230.000 per il S. Andre, -3.370.000 per il Policlinico di Tor Vergata e un valore positivo per 1.730.000 per l’Irccs Ifo dopo i risparmi ottenuti già nel 2016.
 
Il documento che illustra i piani di rientro, spiega che l'incidenza del disavanzo di questi sei enti sul disavanzo regionale è passato dal 68% nel 2011 al 121% nel 2015. San Camillo e S. Giovanni hanno generato insieme oltre il 50% della perdita dei sei enti.
“La metodologia adottata, attraverso un'enfatizzazione del valore delle funzioni – si legge nel documento - premia l'incremento di produzione. La Regione Lazio si caratterizza per un eccesso del Lea ospedalieri e presenta tassi di ospedalizzazione non incrementabili, pertanto una maggiore produzione delle aziende in oggetto comporterebbe la necessità di ridurre nella stessa misura la produzione delle Asl e/o del privato”.
 
La Regione Lazio ha richiesto alle Aziende in PdR uno sforzo di riduzione dei costi maggiore per quanto riguarda il primo anno, dovendo recuperare nel 2017 un disavanzo di circa 100milioni. Nel 2018, invece, la Regione prevede di tornare in utile per +18 milioni, di conseguenza lo sforzo di riduzione risulta essere minore.
 
Per quanto riguarda il lato dei ricavi, tutte le sei Aziende ospedaliere hanno puntato a un aumento del numero dei ricoveri e un aumento delle prestazioni ambulatoriali. Tali incrementi di prestazioni si realizzeranno anche grazie alla messa in atto delle manovre previste, che puntano all'efficientamento di determinati servizi. Le Aziende in PdR prevedono, nei loro Piani, un incremento totale di 8.862 ricoveri nel periodo di attuazione del Piano di Rientro e anche un aumento di 59 unità di posti letto che però non compromette il rispetto dei parametri del tasso di ospedalizzazione e del numero di posti letto previsti dal D.M. n. 70/2015
 
Il risultato economico totale delle sei Aziende nel 2017 è calato di 52 milioni rispetto al 2016. L'azienda che ha contribuito maggiormente alla riduzione è l' AO San Camillo Forlanini riducendo i propri costi di 17,9 milioni. E le previsioni per il 2018 indicano un calo di 37 milioni rispetto al 2017 con il risparmio maggiore dell’AO San Giovanni Addolorata, mentre la maggiore riduzione dei costi l'hanno avuta gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri con un importo di 3,8 milioni. Nel 2019, alla fine del triennio del piano, è previsto un ulteriore calo di 33 milioni rispetto all’anno precedente e l'azienda che ha contribuito maggiormente alla diminuzione sarà il Policlinico Umberto I, mentre la maggiore riduzione dei costi l'avrà avuta l'AO San Camillo Forlanini con un importo di 5,91milioni.
 
Ao San Camillo Forlanini
La manovra di riqualificazione prevede la riorganizzazione e l’efficientamento della Medicina interna (riattivazione 18 posti letto), la riorganizzazione e l’efficientamento dell’Area cardiologica (riduzione di uo e di degenza media), l’ efficientamento e il potenziamento dell’Area cardiochirurgica, il potenziamento della U.O.C. Chirurgia dei trapianti, della U.O. Chirurgia toracica e della U.O. Neurologia, l’efficientamento della Ginecologia e Ostetricia e la riduzione delle degenze medie.
Sul piano dei costi gli interventi riguardano l’incremento delle prestazioni diagnostiche, dei ricavi per la convezione con il Nuovo Regina Margherita, della produttività di Cardiochirurgia, l’attivazione del servizio PET, il contenimento della spesa per il personale, la riduzione della spesa per Global service, del costo dei canoni di leasing, del costo per utenze elettriche, del costo del servizio di trasporto dei degenti, del costo per la ristorazione dei degenti e del costo del servizio di vigilanza.
 
Ao San Giovanni Addolorata
L’azienda prevede manovre di razionalizzazione dei fattori produttivi: riduzione del costo di approvvigionamento di beni e servizi, efficientamento nell’utilizzo dei dispositivi medici, revisione del costo per l’acquisto dei dispositivi medici per il robot chirurgico, contenimento della durata dei ricoveri per l’area medica, attuazione del blocco del turn-over, ottimizzazione dell’utilizzo del fondo del disagio, valorizzazione del patrimonio artistico, recupero rimborsi MEAs.
Prevede anche come manovre di riqualificazione della produzione la conversione della UOC di angiologia in UOSD, l’accorpamento della UOC di medicina dello sport in ortopedia e traumatologia, il declassamento della UOC di medicina fisica e riabilitazione in UOSD, la riduzione della degenza media pre operatoria nell’area chirurgica.
Per incrementare i ricavi l’Ao ha in cantiere l’incremento degli interventi di chirurgia robotica, la completa attivazione dell’Holding Area, dell’Osservazione breve Semi Intensiva, il potenziamento dell’attività di medicina fisica e riabilitazione, l’incremento dell’attività di oncoematologia, delle prestazioni ambulatoriali, il potenziamento dell’attività di radioterapia e l’acquisizione del laboratorio di genetica medica.
 
Policlinico Umberto I
Come manovre di razionalizzazione dei fattori produttivi il piano di rientro prevede il potenziamento degli strumenti di monitoraggio dei farmaci e dispositivi, l’efficientamento dell’utilizzo dei dispositivi medici, la razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera, dei contratti in essere, la verifica della corretta esecuzione del servizio, l’attuazione di interventi in materia di personale.
Per la riqualificazione della produzione, invece, l’attenta valutazione dei rischi ai fini di una maggiore congruità del fondo rischi rispetto alle passività potenziali, l’efficientamento e la riqualificazione dell’attività medica, dell’ attività ambulatoriale e dell’ attività chirurgica, il monitoraggio dell’appropriatezza ai fini della riduzione degli abbattimenti, la verifica della corretta rendicontazione dei flussi di produzione.
 
Irccs Ifo
Per la razionalizzazione dei fattori produttivi l’Irccs prevede l’efficientamento del consumo di farmaci e dispositivi medici, il monitoraggio dei contratti di servizi, il governo del turn over con investimenti selettivi sulle risorse umane, la razionalizzazione dell’utilizzo degli asset.
Come manovra di riqualificazione della produzione è prevista la revisione dei processi sanitari, con la razionalizzazione organizzativa e l’appropriatezza.
Infine per incrementare i ricavi l’incremento ricoveri in: Chirurgia generale Oncologica; Chirurgia plastica ricostruttiva; Chirurgia toracica; Oncologia medica; Ginecologia oncologica; Otorinolaringoiatria e della produzione ambulatoriale in: Chirurgia generale Oncologica; Chirurgia plastica ricostruttiva; Oncologia medica; Radioterapia; Medicina nucleare
 
Aou Sant’Andrea
La razionalizzazione dei fattori produttivi è prevista attraverso la riduzione dei prezzi unitari di acquisto di servizi e dispositivi medici, l’introduzione della cartella clinica e bar code, l’efficientamento dell’utilizzo delle sale operatorie, la riduzione delle degenze medie, deroghe regionali sul personale, effetto trascinamento di acquisizioni giubilari, stabilizzazione dei co.co.co., personale stabilizzato a tempo determinato, riduzione del costo degli straordinari e delle cooperative.
Per l’incremento dei ricavi il piano prevede l’incremento della casistica dei ricoveri per il recupero della mobilità passiva e l’abbattimento delle liste di attesa, l’incremento dell’attività di chirurgia oculistica e chirurgia ortopedica di mano e piede e della diagnostica di laboratorio e strumentale.
 
Policlinico Tor Vergata
La razionalizzazione dei fattori produttivi prevede la riduzione delle degenze medie per: endocrinologia, diabetologia e malattie del metabolismo, ipertensione e nefrologia e medicina interna, l’acquisizione di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e altri servizi, sistemi di monitoraggio dei consumi e introduzione degli armadietti di reparto, l’efficientamento gestionale conseguentemente all'incremento dell'utilizzo delle sale operatorie, l’effetto trascinamento di acquisizioni Giubilari, la stabilizzazione dei co.co.co., nuove acquisizioni di personale e servizi.
Le manovre di riqualificazione della produzione riguardano la riorganizzazione della logistica dell'area odontoiatrica, del DH medico e della logistica dell'area radiologica.
 
Il documento riporta poi nel dettaglio l’impatto delle manovre sulla rete di offerta e gli indicatori di monitoraggio per ogni singola azione e per ogni singola struttura.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

21 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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