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Piemonte. Case della Salute, avanti con il piano. Già aperte 44 strutture


L’assessore Saitta ha illustrato l’avanzamento del piano alla IV commissione del Consiglio regionale. “Incomincia a prendere corpo il progetto di creare una rete di punti di riferimento fuori dagli ospedali per i malati cronici, i pazienti non gravi, i cittadini che hanno necessità di una prestazione sanitaria o assistenziale che non richiede l’accesso al pronto soccorso”, ha detto. Attese entro il 2018 altre 33 nuove strutture, “fra 13 potenziamenti e riconversioni e 20 nuove attivazioni”.

04 DIC - Trenta strutture a Torino e provincia, 11 nelle due Asl del Cuneese, 7 a Novara, 6 per ognuna delle Asl di Asti, Alessandria, Biella e Vco, 5 in quella di Vercelli. La costruzione della rete delle Case della Salute piemontesi va avanti e si amplia ulteriormente: sono in tutto 77 i centri previsti dal piano della Giunta regionale, attivati o potenziati nel corso degli ultimi mesi o da realizzare nel 2018. L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha illustrato stamani l’avanzamento del piano alla IV commissione del Consiglio regionale.

Il piano, varato alla fine dello scorso anno, ha già portato nel 2017 all’apertura di 44 Case della Salute in tutto il Piemonte, 31 di queste attraverso il potenziamento o la riconversione di strutture esistenti, 13 con l’attivazione di nuove realtà.

“Incomincia a prendere corpo il progetto di creare una rete di punti di riferimento fuori dagli ospedali per i malati cronici, i pazienti non gravi, i cittadini che hanno necessità di una prestazione sanitaria o assistenziale che non richiede l’accesso al pronto soccorso”, ha detto Saitta.

“Entro il 2018 – ha annunciato - riusciremo ad aprire altre 33 nuove strutture, fra 13 potenziamenti e riconversioni e 20 nuove attivazioni”. Alla fine di marzo l’assessorato regionale alla Sanità effettuerà un primo monitoraggio dei risultati ottenuti.

L’obiettivo della Regione Piemonte è creare centri attrezzati e aperti lungo tutto il corso della giornata, in cui sono ospitati medici di base e pediatri, l’assistenza infermieristica, l’assistenza specialistica con percorsi di cura per patologie croniche, gli ambulatori vaccinali, i consultori familiari. All’interno, una volta completata la rete, vi lavoreranno circa un migliaio di operatori tra infermieri, medici di famiglia, pediatri, specialisti, Oss, tecnici e amministrativi.

L’investimento stimato nel corso del biennio è di 21,6 milioni di euro, sommando le risorse della Regione e quelle messe a disposizione dalle singole Asl: 11,9 milioni sono già stati impiegati nel 2017, gli altri 9,7 saranno stanziati per il 2018.

“Queste risorse non servono a costruire nuovi edifici, dato che vengono utilizzate strutture esistenti, ma a dotarli di servizi o a potenziare quelli già presenti – aggiunge l’assessore Saitta -. Abbiamo dovuto riprendere in mano un lavoro molto importante per il futuro della nostra sanità ma che era stato interrotto nel tempo. Gli ultimi interventi volti a creare una rete di assistenza territoriale e per incentivare la medicina di gruppo risalivano a una decina di anni fa”.

Questa, in dettaglio, la situazione delle Case della Salute per ogni azienda sanitaria:

 Asl Città di Torino – E’ stata attivata la Casa della Salute Valdese, che dovrà essere completata il prossimo anno. Nel 2018 saranno avviate altre quattro nuove strutture, che fungeranno da hub per il territorio: Oftalmico, il presidio Valletta di via Farinelli, Amedeo di Savoia (presso alcuni locali dell’ospedale), lungo Dora Savona.
 
Asl To3 – Cinque strutture sono già in funzione: Avigliana, Giaveno, Pianezza, Borgaretto e Pomaretto. Nel 2018 verranno potenziate o riconvertite Torre Pellice, Cumiana, Vigone e attivate ex novo Rivoli, Venaria e Susa.
 
Asl To4 – Castellamonte, Caluso, Settimo e Brandizzo sono attive. Nel 2018 sarà riconvertita Rivarolo e attivate Lanzo e Leinì.
 
Asl To5 – In funzione Pino Torinese, Moncalieri, Nichelino e La Loggia. Da potenziare o riconvertire Chieri, Carmagnola e Carignano.
 
Asl Vc – Cinque strutture, tutte già attive: Cigliano, Santhià, Gattinara, Varallo e Coggiola.
 
Asl Bi –  Sono in funzione sei Case della Salute: Biella/Ponderano, Cavaglià, Cossato, Trivero, Andorno e Mongrando. Nel 2018 saranno tutte potenziate.
 
Asl No – Tre i centri attivi, Oleggio, Ghemme e Arona. Il prossimo anno ne verranno creati due a Novara, uno a Trecate e uno a Borgomanero.
 
Asl Vco – Omegna e Cannobio sono già in funzione. Da attivare Crevoladossola e Verbania, da potenziare o riconvertire Premosello-Chiovenda e Stresa.
 
Asl At – Canelli, San Damiano d’Asti, Nizza Monferrato e Villafranca sono in funzione. Nel 2018 saranno attivate Villanova d’Asti e Montiglio.
 
Asl Al – Quattro Case della Salute sono attive a Castellazzo Bormida, Moncalvo, Arquata Scrivia e Castelnuovo Scrivia. E’ da creare Valenza, va potenziato il progetto Picasso a Ovada.
 
Asl Cn1 – Sono quattro le strutture in funzione (Demonte, Boves, Saluzzo e Busca). Due dovranno essere create a Racconigi e Ceva, una va potenziata a Fossano.
 
Asl Cn2 – Due strutture attive, Canale/Montà d’Alba e Cortemilia/Santo Stefano Belbo. Sono da creare Alba e Bra.

04 dicembre 2017
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