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Roma. Al San Camillo un ambulatorio per la gravidanza a basso rischio a gestione ostetrica

di L.Mitello, M.Mariotti, P.Coscarella

Si tratta di un servizio innovativo aperto presso l'Unità di Ostetricia e Ginecologia e pensato per le donne con evoluzione fisiologica della gravidanza.La presa in carico ed assistenza - da parte delle ostetriche - per le gravidanze a basso rischio è un percorso che valorizza la gravidanza stessa e la nascita, dando riconoscimento all'autonomia e alla responsabilità dell’ostetrica/ostetrico nella gestione della fisiologia

21 FEB - Il nuovo ambulatorio – che sarà inaugurato venerdì 23 febbraio – nasce dall'impegno congiunto della Direzione Aziendale, del Dipartimento delle professioni Sanitarie e della nuova Direzione della UOC di Ostetricia e Ginecologia per offrire, tra i primi nel Lazio un servizio ambulatoriale ottimale per la salute della donna in gravidanza e per il bambino.
 
Un servizio che -  valorizzando l'autonomia delle Professioni Sanitarie - rappresenta un importante traguardo, che da concretezza a quanto perseguito dalla Regione Lazio attraverso politiche sanitarie che sappiano coaudiuvare e supportare iniziative di implementazione della sicurezza, dell'appropriatezza e della qualità nel Percorso Nascita.
 
La presa in carico ed assistenza - da parte delle ostetriche - per le gravidanze a basso rischio è un percorso che valorizza la gravidanza stessa e la nascita, dando riconoscimento all'autonomia e alla responsabilità dell’ostetrica/ostetrico nella gestione della fisiologia.
 
L’identificazione dell’ostetrica/o quale professionista competente nell’assistenza alle gravidanze fisiologiche nelle organizzazioni sanitarie incrementa l’appropriatezza poiché permette al ginecologo -  con modalità collaborative - di concentrarsi sulla gestione del rischio e della patologia. Gli interventi erogati nell’ambulatorio a gestione ostetrica sono a bassa complessità assistenziale, con demedicalizzazione del percorso nascita e restituzione alla donna e alla coppia della dimensione naturale dell’evento.
 
Il modello di cure ostetriche - come specifica l’Organizzazione Mondiale della Salute  - concorre a realizzare il mandato della moderna medicina perinatale che è quello di  “……..ottenere una mamma ed un bambino in perfetta salute con il livello di cure più basse compatibile con la sicurezza”.
 
Per comprende il valore innovativo dell’istituzione dell’ambulatorio a gestione ostetrica all'interno di un Azienda Ospedaliera di II Livello per l'assistenza ostetrico-neonatale, è necessario rifarsi al Patto per la Salute 2014/2016 nel passaggio in cui si afferma che “per un efficientamento del settore delle cure primarie è importante una ridefinizione dei ruoli, delle competenze e delle relazioni professionali con una visione che assegna a ogni professionista responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni, obiettivi, abbandonando una logica gerarchica per perseguire una logica di governance responsabile dei professionisti….”.
 
All’ostetrica/o viene riconosciuta la competenza e la responsabilità di prendersi cura e sorvegliare la gravidanza normale (Direttiva Europea 2005/36/CE, art.42), andando a colmare l’asimmetrica visione che per molto tempo ha caratterizzato l’assistenza alla maternità nel nostro Paese.
 
La Regione Lazio ha fatto proprie le indicazioni del Ministero della Salute, che attraverso il Comitato Nazionale Percorso Nascita ha enucleato le azioni da porre in essere per implementare la qualità e la sicurezza dell'assistenza. Azioni che comprendono le Linee di indirizzo per la definizione e l'organizzazione dell'assistenza in autonomia delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico (BRO).
 
L’ostetrica/o nell’assistenza alla gravidanza fornisce “l’assistenza senza soluzioni di continuità essendo il punto di riferimento dell’assistenza nella gravidanza fisiologica; effettua la diagnosi di gravidanza, la valutazione e il monitoraggio olistico nel periodo pre-concezionale, prenatale, intrapartum e post-natale” (Standard for competence for registered midwives NMC 2010), attraverso un modello organizzativo cosiddetto midwifery-led model in cui gli obiettivi sono la continuità delle cure e la soddisfazione delle donne che determinano un miglioramento degli outcomes materni e neonatali.
 
Se si vuole agire nell’ottica di una promozione globale della salute, nell’assistenza e accompagnamento alla gravidanza, è fondamentale  rafforzare la consapevolezza del ruolo centrale della donna. Promuovere la salute attraverso l’empowerment della donna e della coppia nell’accoglimento della vita nascente è espressione del grado di civiltà che “può essere commisurato proprio a partire da come si accoglie e ci si prende cura della nascita di una nuova persona" ( Unicef).

Lucia Mitello
Direttore Dipartimento DIPRO A.O. San Camillo-Forlanini
 
Manuela Mariotti
Responsabile Area Ostetrica A.O. San Camillo-Forlanini
 
Pierina Coscarella
Coordinatrice Ostetrica A.O. San Camillo-Forlanini

21 febbraio 2018
© Riproduzione riservata


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