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Puglia. Tubicino lasciato nell’addome. Commissione d’inchiesta chiede relazione


L'uomo, riferisce una nota della commissione, “è deceduto dopo un calvario durato 8 mesi tra gli ospedali di Francavilla, Lecce e Bologna”. Nel suo addome un tubicino di plastica, residuo di un intervento. Il caso segnalato dal personale del Sant'Orsola di Bologna.

09 NOV - Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in sanità, Leoluca Orlando, ha chiesto all'assessore alla Sanità della Regione Puglia Tommaso Fiore, una relazione in merito al decesso di un paziente, morto il 4 novembre scorso nell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna “dopo un calvario durato otto mesi tra gli ospedali di Francavilla, Lecce e Bologna”, spiega una nota della commissione, aggiungendo un ulteriore dettaglio: nell’addome dell’uomo è stato trovato un tubicino di plastica, residuo di un intervento precedente cui era stato sottoposto.
Secondo quanto riferito dalla commissione, l’uomo è stato ricoverato ed operato per la prima volta ad aprile scorso nell'ospedale Camberlingo di Francavilla a causa di dolori addominali, e dopo qualche settimana trasferito al Fazzi di Lecce e poi ancora a Bologna, dove era giunto due mesi fa. Qui, durante l'ultimo ricovero, i medici hanno diagnosticato una peritonite, “forse causata dal dispositivo per il drenaggio lasciato durante un precedente intervento”, afferma la nota della commissione di inchiesta.
È stato il personale del Sant'Orsola a segnalare la morte alla Procura, indicando come possibile causa una peritonite plastica fibroadesiva, infiammazione dovuta a un corpo estraneo addominale. I magistrati, che hanno aperto un'inchiesta contro ignoti per omicidio colposo, dovranno stabilire quando e come quel tubicino sia rimasto nell'addome del paziente e l’eventuale nesso col decesso.  
“La Commissione d’inchiesta che presiedo – ha dichiarato Orlando - senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorità giudiziaria, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali".
 

09 novembre 2011
© Riproduzione riservata

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