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Sardegna. Peste suina. Da Regione misure per rimuovere blocco Ue sui prodotti


Un decreto per rafforzare le misure del Piano di eradicazione e una delibera da portare in Giunta per investimenti a favore delle aziende virtuose. Queste le misure annunciate dagli assessorati di Salute e Agricoltura per rimouovere il blocco imposto dall’Ue ai prodotti suinicoli sardi.

10 NOV - Un decreto urgente dell’assessore della Sanità per rafforzare le misure già in corso del Piano di eradicazione, controlli più intensi e sanzioni contro il pascolo brado, una revisione profonda della politica degli indennizzi e una delibera dell'assessore dell'Agricoltura da portare in Giunta per investimenti a favore delle aziende suinicole virtuose. Ma soprattutto un appello agli allevatori sardi perché la peste suina africana in Sardegna ormai non è più, come attestato anche da Bruxelles, una emergenza sanitaria ma un problema socio-culturale. Questo il messaggio lanciato oggi dagli assessori regionali della Sanità, Simona De Francisci, e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, all’indomani del parere del Comitato permanente per la catena alimentare dell’Unione europea che ha disposto il blocco della esportazione di carni e prodotti suini dalla Sardegna. Da sottolineare che, su richiesta dell’assessore De Francisci, il Comitato si è impegnato a rivedere in tempi brevi il blocco sulla base dell’evoluzione epidemiologica e delle azioni intraprese dalla Regione. Inoltre, dall’Europa è già arrivato il via libera al Piano di eradicazione per il 2012.
“Il blocco per ora purtroppo penalizzerà anche le aziende virtuose – ha detto la De Francisci - ma siamo riusciti a ottenere da Bruxelles una deroga a rimuovere queste misure restrittive non appena dimostreremo di aver messo in campo interventi forti per l’eradicazione di un fenomeno che ormai non è più solo sanitario ma di ordine pubblico e socio-culturale. Ecco perché lancio un appello considerato che a questo punto, a più di 30 anni dalla sua comparsa, occorre un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Per colpa di pochi allevatori che non rispettano le normative, pagano anche le aziende suinicole virtuose e questo non si può tollerare”.
“La Regione è dalla parte delle aziende serie – ha aggiunto l’assessore Cherchi - e non tollereremo più chi non rispetta le regole. Dall’assessorato dell’Agricoltura un primo passo per premiare le imprese virtuose è rappresentato dalla delibera che la Giunta adotterà la prossima settimana, con la quale saranno resi spendibili 7 milioni di euro per interventi di miglioramento, adeguamento o realizzazione di nuove strutture aziendali di allevamento”.

10 novembre 2011
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