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Napoli. Panchina rossa al Cardarelli contro la violenza sulle donne

di Ettore Mautone

“La panchina rossa è un luogo dove sedersi a riflettere e dove prendere la forza per imparare o insegnare la potenza del rispetto; un simbolo carico di significato che non ci farà dimenticare le vittime di quella che oggi è a tutti gli effetti una strage e ci rende responsabili della necessità di un pieno cambiamento culturale”. Così il direttore amministrativo della struttura Anna Iervolino

13 LUG - Una panchina rossa, un simbolo per dire no alla violenza di genere, per tenere alta l’attenzione su un fenomeno che ogni anno in Italia miete decine e decine di vittime. Il Cardarelli, che ha scelto di essere al fianco delle donne vittime di violenza con il Percorso Rosa e il Centro Dafne, installa la sua panchina rossa, simbolo di civiltà e invito alla riflessione.  Un piccolo, ma anche importante, monumento di civiltà è stato inaugurato oggi alle 11,30 di venerdì nel viale prospicente il padiglione F del Cardarelli. Il Cardarelli, che ha scelto di essere al fianco delle vittime con il Percorso Rosa e il Centro Dafne, installa ora la sua panchina rossa: simbolo di civiltà e invito alla riflessione.

Le pari opportunità in campo
“Installare una panchina rossa potrebbe sembrare una piccola cosa, ma su un tema come quello della violenza sulle donne si comincia anche dalle piccole cose. Si tratta di un problema di questo Paese al quale noi dobbiamo dare risposte sistemiche, culturali e strutturali. È quindi un monito e un’occasione per veicolare il messaggio al maggior numero di persone possibili. Avere una panchina rossa al Cardarelli è un segnale estremamente importante, visto che non molto lontano da dove sarà installata la panchina c’è il Centro Dafne, che accoglie e sostiene le vittime di violenza, grazie alla stretta collaborazione col Cardarelli e alla sensibilità del direttore Ciro Verdoliva. Tante, circa 2.300, sono le donne che ogni anno trovano il coraggio di denunciare, ma molte subiscono ancora in silenzio. E la panchina rossa è un piccolo segnale di attenzione continua al fenomeno”. Così l’assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani, che ha partecipato all’inaugurazione della panchina rossa contro il femminicidio.

I dati
Un fenomeno che purtroppo non accenna a diminuire quello della violenza di genere. Basti pensare che dalla sua istituzione (novembre 2016) il Percorso Rosa e il Centro Dafne hanno accolto: (dati riferiti a due mesi di attività del 2016 - Percorso rosa al Pronto Soccorso), 19 casi,  il Centro Dafne, 11. I dati riferiti a dodici mesi di attività del 2017 per il Percorso rosa (al Pronto Soccorso), 191 casi, al Centro Dafne 113 donne. Riguardo infine ai dati riferiti a sei mesi di attività del 2018, per il Percorso rosa al Pronto Soccorso 127 casi e al Centro Dafne 7. 3.

“Quando decidemmo di partire con il Centro Dafne e con il Percorso Rosa - spiega il direttore generale Ciro Verdoliva - sapevamo che ci aspettava un percorso molto duro, ma era per noi un obbligo di coscienza. Questi numeri ci hanno dato ragione, anche se è molto penoso dover constatare quanto ancora la violenza di genere sia presente nella nostra società. Per questo abbiamo voluto erigere un piccolo ma importante simbolo di civiltà. La panchina rossa dice a tutti che il Cardarelli c’è ed è pronto a fare la propria battaglia al fianco delle donne”.

“La panchina rossa - spiega il direttore amministrativo Anna Iervolino - è un luogo dove sedersi a riflettere e dove prendere la forza per imparare o insegnare la potenza del rispetto; un simbolo carico di significato che non ci farà dimenticare le vittime di quella che oggi è a tutti gli effetti una strage e ci rende responsabili della necessità di un pieno cambiamento culturale”.

Ettore Mautone

13 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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