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Caso di pertosse al Policlinico di Modena. Al via la profilassi su personale e pazienti


La profilassi è scattata dopo la diagnosi di malattia infettiva su un operatore sanitario sanitario degli ambulatori del Padiglione oncologico Beccaria. Per la pertosse esiste un vaccino che, però, non è obbligatorio. L’Azienda rassicura: “Nessuno altro paziente o operatore, ad oggi, è risultato sintomatico”.

21 AGO - Avviate le misure di prevenzione della diffusione della pertosse su pazienti e personale entrati in contatti un operatore sanitario del Policlinico di Modena al quale era stata diagnosticata la malattia infettiva.
 
È quanto comunica l’Azienda Ospedaliero Universitaria cittadina, precisando che “nessuno altro paziente o operatore, ad oggi, è risultato sintomatico”. L’episodio è stato notificato nei giorni scorsi al Servizio di Igiene ospedaliera dell’Aou e riguarda un operatore sanitario degli ambulatori del Padiglione oncologico Beccaria del Policlinico di Modena, rientrato dopo un lungo periodo di assenza.
 
La pertosse è una malattia infettiva diffusa che, quindi, può colpire anche gli operatori sanitari. Di solito per prevenirla è sufficiente una profilassi mirata e l’utilizzo di mascherine chirurgiche, durante il periodo della profilassi. La diagnosi della pertosse non è sempre immediata visto che il sintomo principale, la tosse, è diffuso in una stagione caratterizzata da forti gli sbalzi termici e dal massiccio utilizzo dell’aria condizionata. Per questo motivo i primi sintomi della pertosse possono essere confusi con quelli di un semplice raffreddamento.
 
Quindi, come sempre avviene in casi del genere la direzione sanitaria in accordo con il Servizio di Igiene pubblica dell’Ausl di Modena e con il medico infettivologo, ha avviato le misure di prevenzione della diffusione (profilassi) su tutti i pazienti e gli operatori che hanno avuto un contatto diretto con il caso segnalato.
 
“La pertosse – ha ricordato Mauro Codeluppi, infettivologo del Policlinico – è una malattia infettiva batterica contagiosa, i cui sintomi sono solitamente simili a quelli del raffreddore comune, presentandosi con un naso che cola, febbre e tosse lieve a cui seguono settimane caratterizzate da attacchi più forti. La malattia, nell’adulto, solitamente, non ha un decorso grave, mentre nel bambino può portare a complicanze anche severe. Per la pertosse esiste un vaccino che, però, non è obbligatorio”.

21 agosto 2018
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