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Disabili della Sicilia. Dalla commissione Salute ok, con modifiche, al Decreto Musumeci. Ma senza il M5S


“E’ un documento manifesto che scontenta tutti. Nessuna certezza delle somme disponibili”, commenta il M5S. Ma per la presidente della commissione salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, “sono state accolte le istanze delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

22 AGO - Parere favorevole ieri, a maggioranza, da parte della commissione Salute dell’Assemblea legislativa Siciliana, allo schema di decreto attuativo in materia di sostegno alla disabilità ed alla non autosufficienza. “La versione del testo è stata rivista tenendo in considerazione le proposte di miglioramento formulate dalle associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità”.

“E’ stata una discussione lunga e approfondita, abbiamo utilizzato lo stesso criterio del confronto sulla rete ospedaliera, articolo per articolo abbiamo cercato di apportare le modifiche che il mondo della disabilità ci aveva indicato, speriamo di aver fatto un buon lavoro e che il testo venga apprezzato dai diretti interessati e dalle loro famiglie”, commenta in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo a margine della seduta.

“E’ stata approvata dalla sesta commissione – aggiunge - una risoluzione che tiene conto di tre elementi importanti: intanto l’estensione dei benefici non solo ai disabili psichici ospiti delle comunità alloggio ma a tutti, poi l’estinzione del criterio di esenzione per i minorenni, quindi non servirà nessun Isee per chi non ha ancora compiuto i 18 anni. Ed infine è previsto che il Piano triennale a favore delle persone con disabilità dovrà passare all’esame della sesta commissione dell’Ars per un parere a maggiore tutela e garanzia”.

“Non possiamo che ritenerci soddisfatti – conclude Margherita La Rocca Ruvolo - perché la commissione Salute, grazie all’autorizzazione del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il 21 di agosto dà innanzitutto una risposta al mondo della disabilità rimanendo aperta al dialogo e al confronto per eventuali miglioramenti, dà al governo la possibilità di poter pubblicare il decreto attuativo in Gazzetta ufficiale e di poter essere operativi da settembre per evitare che si creino dei momenti di vacatio. Esprimo soddisfazione per il lavoro fatto, per il risultato finora raggiunto e per le risposte che spero siamo riusciti a dare alle persone con disabilità e alle loro famiglie che meritano grande attenzione e rispetto da parte di tutti a partire dalle Istituzioni”.

Ma il M5S non è dello stesso avviso. “Si tratta di un decreto manifesto che scontenta praticamente tutte le associazioni. Manca la certezza delle somme disponibili, che, ne siamo sicuri, non basteranno. Disabili trattati ancora una volta a pesci in faccia, a queste condizioni non potevamo che votare no”, commentano i componenti 5stelle della commissione salute dell'Ars spiegando le ragioni del loro voto negativo al parere sul decreto.

“La maggioranza rinnovata di centro destra col Pd – dicono in una nota Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca – ha avallato un documento che non garantisce per nulla i disabili, anzi li scontenta praticamente tutti, visto che la stragrande maggioranza delle loro richieste è rimasta lettera morta. Nell'atto di Musumeci non c'e certezza sulle somme da destinare ai disabili, che sicuramente non potranno essere tutti garantiti e la conferma ci è praticamente arrivata da un documento del ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna, letto in commissione, che quasi certificava l'inconsistenza di alcune somme, o quantomeno ne metteva fortemente in dubbio la reperibilità, affidando le speranze e le indifferibili esigenze di questi pazienti a frasi al condizionale che fanno a pugni con le certezze di cui i disabili hanno bisogno. Abbiamo chiesto l'audizione di Bologna in commissione, ma la nostra richiesta non è stata accolta”

Per il M5S l’unica nota positiva della giornata è stata l'inserimento nella risoluzione approvata dalla commissione di alcuni punti suggeriti dal M5S, tra i quali una migliore definizione della persona con disabilità psichica. “Con questa aggiunta – afferma la capogruppo Valentina Zafarana - si consentono interventi terapeutici basati sul Piano terapeutico individualizzato, che garantiscono, nell'offerta sanitaria verso i disabili pscichici, portatori di bisogni complessi, soluzioni che che solo in alcuni casi vengono soddisfatte dalle  comunità alloggio, che costituiscono comunque un’importante risorsa per la salute mentale. I progetti strutturati dai dipartimenti salute mentale saranno mirati alla sempre maggiore autonomia personale della persona e, ove possibile, alla inclusione lavorativa”.

22 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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