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Estar. Polemiche sulla riorganizzazione


Per il vicepresidente della Commissione Sanità, Paolo Bambagioni, “è inspiegabile tutta questa fretta nel rivedere la struttura di un ente nato quattro anni fa e ancor più inspiegabili i contenuti della delibera”. Ma il Dg dell’ente replica: “Nessuna fretta e fuori. Proposte nascono dal confronto con le Direzioni delle Aziende sanitarie per migliorare il livello dei servizi svolti dall'Ente”. LA DELIBERA

22 OTT - “Inaccettabile che Estar vari in fretta e furia una riorganizzazione interna senza seguire il percorso istituzionale previsto dalla legge, né un confronto con le parti sociali. Inaccettabile nel metodo e ancor più nel merito. Il presidente della commissione Sanità Scaramelli convochi immediatamente una seduta urgente per un confronto sui contenuti della delibera e sullo strano iter seguito dall'atto!”.
 
Così, riporta una nota rilanciata dall’Ansa, il vicepresidente della commissione Sanità Paolo Bambagioni (PD) a commento di una delibera di Estar – la n. 313 del 2018 - che contiene “misure consistenti di riorganizzazione dell'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale istituito nell'ottobre del 2014”.

Per Bambagioni è “inspiegabile tutta questa fretta nel rivedere la struttura di un ente nato quattro anni fa. E ancor più inspiegabili i contenuti della delibera: un aumento consistente di incarichi dirigenziali, lo sdoppiamento del dipartimento che gestisce le tecnologie informatiche con la creazione di una ulteriore area e lo spezzettamento di alcune funzioni, con conseguente aumento del fabbisogno di tecnici, e infine viene decisa la disattivazione della struttura che gestisce i concorsi, mission centrale di Estar”.

“A dire il vero - ricorda il vicepresidente della commissione Sanità – un tentativo c'era già stato in passato, ma la mozione venne stoppata. Oggi ci riprovano, senza rispettare le istituzioni regionali”.

“Un conflitto che deve essere risolto al più presto in sede consiliare”, conclude Bambagioni, annunciando di aver depositato nei giorni scorsi una interrogazione sulla fornitura e la manutenzione dei sistemi informatici in uso alle aziende sanitarie e ospedaliere

Puntuale la replica di Monica Piovi, Direttore generale di Estar. “In relazione alla nota del vicepresidente della Terza commissione – scrive Piovi nella nota diramata dall’ufficio stampa della Regione - si rileva quanto segue. Non pare corrispondere al vero che la riorganizzazione di ESTAR sia stata condotta ‘in fretta e furia’ in quanto la attuale Direzione si è insediata il 01/02/2018 e la delibera di riorganizzazione è datata 04/10/2018. In tale periodo la Direzione ESTAR si è confrontata con le Direzioni delle Aziende sanitarie della Toscana per individuare le criticità esistenti e raccogliere proposte e suggerimenti per migliorare il livello dei servizi svolti dall'Ente”.

La proposta di riorganizzazione, spiega quindi la manager, “nasce anche da questi indirizzi e suggerimenti ed è stata portata all'ordine del giorno del Consiglio direttivo (composto dai Direttori generali di tutte le Aziende sanitarie) nelle sedute del 17 maggio e 20 settembre 2018. Inoltre, la Direzione ha presentato lo schema di riorganizzazione a tutte le Organizzazioni sindacali in data 11/06/2018, oltre ad illustrare lo stesso schema ai propri dipendenti in occasione di incontri specifici in ognuna delle tre Aree Vaste”.
 
L'iter seguito per la riorganizzazione “è stato quello previsto dalla vigente L.r. 40/2005 e non è quindi assolutamente ‘strano’”, sottolinea Piovi. “Estar – prosegue - ha inviato in data 29/06/2018 al Direttore dei Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana, con nota protocollata con il numero 32621, la proposta di testo di modifica del regolamento di organizzazione Estar. Ai sensi dell'art 107 c.1 bis della L.r. 40/2015 ‘Lo schema del regolamento generale e delle eventuali successive modifiche e integrazioni è trasmesso alla Giunta regionale al fine di acquisire il parere. La Giunta regionale esprime il proprio parere entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento, decorso il quale si può procedere all'approvazione’. Conseguentemente la Direzione Estar ha deliberato in data 04/10/2018, ben oltre i sessanta giorni previst i. Si rileva, tra l'altro, che tale modalità di ‘silenzio/assenso’ era stata seguita anche nelle precedenti riorganizzazioni parziali di Estar di cui alle Delibere n. 81/2016 e n. 346/2016 della precedente Direzione”.

In merito ai contenuti della delibera, “si rileva che l'aumento effettivo delle strutture rispetto alla vigente organizzazione pari a due in quanto dobbiamo tenere conto, scusandoci per i tecnicismi, che dodici strutture complesse sono legate ad incarichi di Dipartimento o di Area che precedentemente, contrariamente a quanto previsto dal D.Lgs. 502/92, venivano attribuiti in maniera esclusiva”.

In relazione allo sdoppiamento del dipartimento delle Tecnologie Informatiche e Sanitarie si evidenzia che il Dipartimento unico, “novità introdotta dal precedente regolamento di organizzazione rispetto alle organizzazioni degli Estav, aveva creato una struttura con un numero rilevante di risorse (circa 400 persone) con ambiti professionali molto diversi. Preme anche sottolineare che pur essendo un dipartimento unico era suddiviso in 5 aree di cui una sola, il Demand, aveva al suo interno una struttura semplice (UOS) dedicata all'innovazione di entrambi i settori”, spiega la manager.

“Nei due anni circa in cui questo modello organizzativo è stato in vigore – scrive ancora Piovi nella nota -, non si sono rilevate particolari sinergie né ottimizzazioni significative, che possono essere perseguite anche con un modello a matrice come previsto nel nuovo regolamento. Inoltre preme sottolineare che le sinergie necessarie non si limitano ai due ambiti professionali TS e ICT, ma anche ad altri dipartimenti Estar, in particolare a quello che si occupa di acquisti. Oltre a quanto sopra, il fatto di avere precedentemente organizzato il dipartimento TIS con funzioni trasversali di livello regionale ha causato notevoli criticità nelle Aziende sanitarie venendo a mancare riferimenti precisi per i diversi ambiti tecnologici, specialmente in ambito ICT. La nuova organizzazione cerca di superare questa difficoltà ricreando ambiti di competenze omogenee (TS e ICT) vicini alle Aziende in grado di dare risposte chiare e tempestive, rendendo peraltro disponibile per ogni Azienda un direttore di UOC in grado di ricreare quindi i necessari legami e contatti con le strutture aziendali”.

“La delibera di riorganizzazione riporta la UOC Concorsi tra le strutture che non vengono attivate ‘al momento’. Ciò significa  - conclude Piovi - che l'attribuzione della direzione di tale struttura non sarà immediata ma avverrà nel giro di poco tempo seguendo le procedura previste per tali incarichi. Si rileva che neppure attualmente tale struttura ha un direttore incaricato e come le attività vengano svolte, in maniera apprezzata da tutti, tramite l'organizzazione che fa capo al Dipartimento relativo”.

22 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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