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Lombardia. In arrivo defibrillatori salva-vita nei luoghi pubblici


Grazie ad un finanziamento di quasi 1,3 mln sarà realizzato il progetto biennale “A prova di cuore” per ridurre i decessi da arresto cardiocircolatorio. Oltre all'istallazione dei dispositivi partiranno programmi di formazione e  informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare.

03 GEN - Ridurre i decessi causati dagli arresti cardiocircolatori. È questo l’obiettivo del progetto biennale “A prova di cuore” predisposto  dall’Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) e approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. Il progetto, realizzato grazie ad un finanziamento complessivo di quasi 1,3 milioni messo a disposizione dal Ministero della Salute, punta alla diffusione e all’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) nei luoghi pubblici e alla formazione e l’informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare.
Ogni anno in Italia circa 60mila  persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco. La letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato che in questi casi un intervento di primo soccorso, tempestivo e adeguato, contribuisce a salvare fino al 30% in più delle persone colpite. I dati del 118 dicono che in Lombardia avvengono ogni anno circa 1.400 arresti cardiaci in luoghi pubblici e luoghi di lavoro. Di questi, circa 700 sono dovuti a patologie traumatiche o avvengono nelle strutture sanitarie.
“Per ridurre la mortalità per arresto cardiocircolatorio - spiega l’assessore Bresciani - è molto importante diffondere la presenza dei Dae nei luoghi in cui siano realmente utili (aree a maggior rischio o a maggior affluenza di pubblico), ma soprattutto diffondere presso i cittadini la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, in modo che più persone possano intervenire adeguatamente non solo nei posti pubblici ma soprattutto nella abitazioni private dove avvengono la maggior parte degli arresti cardiaci”.
Nell’arco dunque di 24 mesi, verranno realizzate diverse azioni. Queste le principali: definizione dei criteri di distribuzione dei Dae, delle caratteristiche e del numero da acquistare; definizione delle modalità di gestione e manutenzione dei Defibrillatori semi automatici; acquisto e distribuzione; identificazione del numero e della tipologia di persone da formare; pianificazione e preparazione degli interventi formativi; effettuazione degli interventi formativi; predisposizione del registro regionale Dae e delle persone formate; campagne informative rivolte alla popolazione; monitoraggio e verifica della attività svolte

03 gennaio 2012
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