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Ambulanze senza medici. La polemica in Toscana, Rossi e Saccardi: “Non è in atto alcuna riforma”


Nota congiunta del presidente e dell’assessore della Regione che chiariscono come tutto nasca da una vecchia ipotesi mai attuata di una maggiore integrazione tra ambulanze infermieristiche e auto mediche vista la difficoltà di reperire medici specializzati nell’emergenza. Ma questa ipotesi tecnica è stata congelata e mai portata avanti.

03 DIC - La Regione Toscana interviene in merito a quanto riportato dai media nei giorni scorsi a proposito delle ipotesi di riorganizzazione dell'emergenza urgenza.
 
E lo fa attraverso un comunicato congiunto del presidente Enrico Rossi e dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi: "Un paio di anni fa al tavolo del volontariato (che riunisce la Regione, le associazioni di volontariato e i direttori di programmazione delle aziende), presente anche una rappresentanza dell'emergenza urgenza - ricordano presidente e assessore -, fu deciso, in seguito alla difficoltà di reperire medici specializzati nell'emergenza urgenza, non solo per le ambulanze ma anche per il pronto soccorso, di dare mandato a un gruppo tecnico misto di fare una valutazione sul rafforzamento del sistema dell'emergenza urgenza, valutando anche un maggior utilizzo e una miglior integrazione tra ambulanze infermieristiche e auto mediche, senza nessuna riduzione del numero di medici".
 
Questa ipotesi tecnica – sottolinea la nota della Regione - è stata poi congelata, anche per la necessità di una condivisione con i professionisti e con i territori.
 
"Da allora - chiariscono Rossi e Saccardi - niente si è mosso, nessun impulso dal governo regionale è venuto nel senso di una riduzione della presenza dei medici a bordo delle ambulanze, ma anzi è sempre stata smentita ogni notizia in tal senso. L'assessorato sta lavorando per ricercare modalità per implementare la presenza di medici dell'emergenza urgenza nel sistema sanitario, sia attraverso l'aumento, pagato dalla Regione, delle borse di specializzazione in questo settore, sia da un percorso di confronto con le professioni e con il governo nazionale, sempre per aumentare i medici in questo settore. Non solo: l'anno scorso abbiamo stabilizzato circa 100 medici precari dell'emergenza urgenza; la delibera è del 29 novembre 2016, il percorso di stabilizzazione si è concluso a fine 2017".
 
"Ci auguriamo in questo modo - concludono Rossi e Saccardi - di avere messo la parola fine a tutta una serie di indiscrezioni su ipotesi di riorganizzazione del sistema del 118 che ciclicamente escono sui diversi territori per alimentare la preoccupazione delle persone più che per dare un contributo reale ai problemi".

03 dicembre 2018
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