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Ares 118. Per la Fials “mezzi di soccorso troppo vecchi mettono a serio rischio pazienti e operatori”


Il sindacato riferisce di una ambulanza Ares con oltre 300 mila Km. “Strano se si paragona ai requisiti richiesti alle ambulanze che partecipano alle gare d’appalto per il servizio di soccorso in convenzione: massimo 150 mila chilometri e immatricolazione non antecedente al 2013”. Chiesto l’intervento di ispettori per “capillari controlli nei centri di sosta delle ambulanze”.

21 FEB - “E’ decisamente sconcertante venire a sapere che i mezzi di soccorso dell’Ares oltre ad essere parecchio datati rispetto all’anno di immatricolazione sono in là anche in fatto di chilometraggio. Le ambulanze che dovrebbero salvare la vita ai cittadini invece mettono a serio rischio addirittura la vita degli operatori sanitari che li vanno a soccorrere. Eppure proprio nelle ultime settimane il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, in corsa per la segreteria del proprio partito, si è vantato di come abbia risanato i conti della Regione, sprizzando bravura da tutti i pori”. E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma evidenziando i dati emersi nel caso dell’incidente in cui è rimasta coinvolta la settimana scorsa una autoambulanza dell’Ares 118, mentre si recava nella zona Cesano per un soccorso.

“Quest’autoambulanza – spiega il sindacato - registra oltre 300 mila Km. Strano a dirsi se si paragona invece la vetustà dei mezzi di soccorso regionali ai requisiti che vengono richiesti alle ambulanze che partecipano alle gare d’appalto per il servizio di soccorso in convenzione: massimo 150 mila chilometri e immatricolazione non antecedente al 2013”.
 
“Riteniamo che sia vergognoso considerare due pesi e due misure
quando si tratta del soccorso in emergenza dei cittadini e del lavoro degli operatori sanitari. Riteniamo che sulla disparità di utilizzo dei mezzi di soccorso debbano intervenire il ministro della Salute Giulia Grillo, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli - precisa la nota Fials – in quanto si possano rendere conto di persona della fatiscenza delle ambulanze in circolazione. Chiediamo che mandino i dovuti ispettori per capillari controlli nei centri di sosta delle ambulanze. Chiediamo inoltre le dimissioni del direttore generale Maria Paola Corradi e puntiamo l’indice sulla responsabilità del presidente Zingaretti che ha nominato commissario straordinario la stessa Corradi”:
 
“Vogliamo presto che la vicenda sulle disparità gestionali sia chiarita: che gli operatori sanitari lavorino in sicurezza e che i pazienti vengano trasportati incolumi presso i reparti di pronto soccorso. Diversamente supporremo che la volontà della Regione e delle autorità preposte sia quella di appaltare l’intero servizio di soccorso all’esterno e lasciare che i mezzi di proprietà dell’azienda regionale 118 ormai obsoleti finiscano alla demolizione – conclude la nota Fials -. Aspettiamo piuttosto dai ministri Grillo e Toninelli oltreché da Nicola Zingaretti una risposta esplicita sulla vicenda. Altro che sicurezza sui luoghi di lavoro. Bisogna lasciare da parte gli slogan e iniziare a compiere fatti concreti”.

21 febbraio 2019
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