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Napoli. Camorra negli ospedali, Zuccarelli (Anaao): “Lo denunciammo quattro anni fa”


Secondo il vicesegretario nazionale Anaao con delega al Mezzogiorno, Bruno Zuccarelli, “La camorra negli ospedali è una presenza oscura e sotto gli occhi di tutti. È un bene che il commissario dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva abbia richiamato l’attenzione su un allarme che come segretario regionale ho sentito il dovere di lanciare anni fa”.

19 MAR - "La camorra negli ospedali di frontiera è una presenza oscura e sotto gli occhi di tutti. È un bene che il commissario dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro
Verdoliva
 (vedi intervista al Mattino del 18 marzo, ndr.) abbia richiamato l’attenzione su un allarme che come segretario regionale dell’Anaao Assomed ho sentito il dovere di lanciare anni fa. La
speranza è che dopo anni - il nostro 'sos' risale al 2015 - la Procura abbia ormai svolto meticolose indagini e che quindi si sia ormai pronti a liberare queste strutture dal malaffare".
 
Così Bruno Zuccarelli, vicesegretario nazionale Anaao con delega al Mezzogiorno, commenta in una nota le dichiarazioni del commissario straordinario dell’Asl Napoli sulle infiltrazioni camorristiche, rilasciate nel corso di una trasmissione radiofonica su Radio Marte: “La camorra va affrontata a muso duro. Estrapolando il malaffare dagli ospedali avremo modo di studiare le reazioni e far emergere eventuali connivenze interne”.
 
"In tempi non sospetti - prosegue la nota -, quando rivestiva il ruolo di segretario regionale del sindacato dei medici dirigenti, Zuccarelli aveva infatti chiesto che si approfondissero eventuali legami tra la camorra e gli ospedali del centro città".
 
"Siamo certi - l’interrogativo proposto da Zuccarelli - che questi soggetti non tengano sotto scacco alcuni nosocomi del centro storico?". Per il sindacalista "è fin troppo evidente, valeva allora e vale ancora oggi, che a Napoli strutture quali l’Ascalesi, il San Giovanni Bosco ed il Vecchio Pellegrini siano dislocate in 'zone calde' e quindi soffrano di un processo di 'osmosi' che rischia di portare all’interno personaggi dubbi, se non addirittura veri e propri affiliati a qualche clan".
 
"Zuccarelli aveva denunciato che alcuni ospedali del centro storico erano stati utilizzati dalla camorra per organizzare summit - aggiunge la nota -, ma anche per custodire armi e droga ed evitare controlli da parte delle forze dell’ordine".
 
"Mi chiedo - dice Zuccarelli - quale sia la situazione attuale".
 
Il Vice Segretario Nazionale Anaao mette in guardia anche dalla mentalità camorristica che alle volte si annida all’interno di alcuni uffici: "Una mentalità che va combattuta e debellata con la stessa forza con la quale si interviene contro i clan. Solo così potrà esserci realmente un vero cambiamento. L’Anaao lo ha fatto anni fa - conclude Zuccarelli - ed è pronta a sostenere tutte le iniziative che verranno poste in essere in favore della legalità".  

19 marzo 2019
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