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Saitta (Piemonte): “Il Governo ha accolto la proposta delle Regioni per incentivi ai medici nei piccoli Comuni e nelle aree montane”


La norma è contenuta nel Decreto Calabria in discussione alal Camera. “Il testo – spiega una nota della Regione Piemonte - prevede modalità e forme di incentivo per i medici di famiglia inseriti nelle graduatorie affinché sia garantito il servizio nelle zone carenti di personale medico e allo stesso tempo prevede misure collegate a un’eventuale rinuncia all’incarico”. La questione era stata sollevata dall'assessore Saitta, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute delle Regioni.

15 MAG - Il Governo ha accolto la proposta delle Regioni, e in particolare dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta, di introdurre incentivi per i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta che lavorano nei piccoli Comuni e nelle aree montane.

Il provvedimento, come spiega una nota della Regione Piemonte, è contenuto all’interno del decreto Calabria, la cui conversione è in questi giorni all’esame del Parlamento. “Il testo prevede modalità e forme di incentivo per i medici di famiglia inseriti nelle graduatorie affinché sia garantito il servizio nelle zone carenti di personale medico e allo stesso tempo prevede misure collegate a un’eventuale rinuncia all’incarico”.

La difficoltà di reperire medici nei piccoli Comuni e nelle aree montane è un tema che è stato sollevato più volte da Saitta, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.

La proposta della Regione Piemonte, discussa nei mesi scorsi negli incontri avuti con Anci Piemonte e Uncem Piemonte, è quella di raggiungere un’intesa con le amministrazioni comunali e con i sindacati dei medici per garantire la presenza dei medici di famiglia sul territorio, premiando chi sceglierà di associarsi e operare nelle aree a maggiore criticità.

“In questi anni, inoltre – evidenzia la nota regionale in chiusura -, la Giunta regionale ha già aumentato la quantità di borse di studio in Medicina generale per garantire un numero superiore di medici di famiglia in servizio: nel triennio 2014/2017 le borse erano 80, nel triennio 2018/21 sono 189”.

15 maggio 2019
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