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Toscana. Rossi: “Basta rozze strumentalizzazioni. Bilanci in pareggio e nuovi investimenti in arrivo”


Il presidente della Regione replica alle polemiche sui conti della regione dopo la lettera del presidente del Consiglio dei ministri che aveva chiesto chiarimenti sul bilancio della sanità. “Le affermazioni che parlano di buchi sono demenziali, e da ora in avanti risponderemo a queste accuse difendendoci per le vie legali”.

30 MAG - "E'stupefacente che anche dopo le elezioni si continui a strumentalizzare la vicenda del bilancio della sanità regionale. I bilanci della Toscana sono in pareggio. Lo sono da almeno 19 anni, da quando io ero assessore alla sanità, al pari dei bilanci di altre regioni del centro-nord governate dalla sinistra e dalla destra. Annuncio inoltre che la Regione Toscana si prepara a fare investimenti in sanità per un altro miliardo e mezzo, ben sostenuti da risorse nazionali e regionali. Ci sono in giro molti difensori delle politiche di austerità che pretendono l'efficienza del sistema pubblico, ignorando però che l'unico modo per garantire politiche sane è quello di evitare tagli alla spesa e assicurare investimenti tenendo sotto controllo i conti. E' quello che abbiamo fatto in Toscana in questi anni. Le affermazioni che parlano di buchi sono demenziali, e da ora in avanti risponderemo a queste accuse difendendoci per le vie legali".
 
Così il presidente della Regione, Enrico Rossi puntualizza rispetto alle accuse e alle polemiche sollevate nei giorni scorsi da esponenti delle opposizioni su questo tema. 

"Prima che arrivasse la lettera del Presidente Conte - prosegue Rossi - avevamo già risolto il problema con una variazione di bilancio approvata dal Consiglio senza nessuna polemica né da parte della Lega né da Forza Italia. La lettera del primo ministro che chiedeva chiarimenti e interventi ci ha consentito di illustrare con la massima chiarezza quanto questa regione abbia ben operato nell'interesse della sanità pubblica e dei cittadini".
 
"In un anno come il 2018, particolarmente difficile per le spese sanitarie - spiega Rossi - piuttosto che tagliare i servizi, abbiamo trasferito dal bilancio regionale a quello della sanità 13 milioni, per coprire quei livelli di assistenza che non sono previsti a livello nazionale. Mi riferisco ad esempio agli interventi a favore dei malati oncologici, o al trasporto sanitario, particolarmente importante per la popolazione più anziana. Quanto poi agli accantonamenti, sentir parlare di 'buco' è semplicemente sconcertante, ed è il segno di una totale incompetenza sulla materia, ingiustificata per chi svolge un lavoro pubblico. Le opposizioni in Toscana, essendo disavvezze all'arte del governo, sanno solo dar vita a strumentalizzazioni meschine. La rozzezza di questa propaganda della destra e dei suoi argomenti sesquipedali, presuppone una pa tente di stupidità che i toscani non hanno e non avranno mai.
Gli investimenti che abbiamo fatto, hanno consentito alla sanità toscana di avere strutture e tecnologie moderne. Gli ospedali sono nuovi perché, quando le leggi dello Stato lo consentivano, li abbiamo costruiti di sana pianta, insieme agli ambulatori e alle case della salute, con risorse regionali, al di fuori del bilancio della sanità".
 
"Tutto questo ha richiesto che si effettuassero accantonamenti annuali - conclude il presidente - per ricostruire le risorse necessarie agli interventi di mantenimento futuri. E' su questo punto che siamo intervenuti, e lo abbiamo fatto impegnandoci su un arco di tempo sufficientemente lungo, con un importo assolutamente esiguo - 9 milioni all'anno - che anche in questo caso abbiamo deciso di far ricadere sul bilancio regionale".

30 maggio 2019
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