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Antibiotici. L’Asl di Teramo celebra la Giornata per l’uso consapevole


Un confronto scientifico organizzato, nella giornata di ieri, da Pierluigi Tarquini Responsabile della UOSD  Malattie Infettive e da Giovanni Muttillo Dirigente delle Professioni Sanitarie, promossa dalla Direzione Strategica in memoria di Roberto Fagnano e Dante Di Giammartino. Il Dg ff Di Giosia: "Raccogliamo l’appello lanciato dal Centro Controllo Malattie Europe per un uso prudente degli antibiotici”.

19 NOV - L’ECDC (Centro Controllo Malattie Europeo) il 18 novembre di ogni anno promuove la “Giornata Europea degli Antibiotici” che, in associazione alla “Settimana Mondiale degli Antibiotici” promossa dall’OMS, si pone l’obiettivo di sensibilizzare la classe medica, infermieristica ed i cittadini sul tema dell’antibiotico resistenza e conseguente necessità dell’uso prudente di tali farmaci. Tra le tante iniziative europee, ministeriali e regionali, anche in Abruzzo la “Giornata europea sull’antibiotico terapia” per l’uso consapevole degli antibiotici è stata celebrata con un’iniziativa per la salute pubblica organizzata da Pierluigi Tarquini Responsabile della UOSD  Malattie Infettive e da Giovanni Muttillo Dirigente delle Professioni Sanitarie, promossa dalla Direzione Strategica in memoria di Roberto Fagnano e Dante Di Giammartino.

“Questo importante evento scientifico - evidenzia il Direttore Generale ff della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia - vuole proprio raccogliere l’appello lanciato dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie insieme alle autorità sanitarie dell’Unione Europea”.

“La scelta di questa giornata - ha detto Tarquini - ha inoltre come obiettivo la sensibilizzazione sulla minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici, nonché sull’uso prudente degli antibiotici stessi. I dati più recenti confermano che nell’Unione europea il numero di pazienti infetti da batteri resistenti è in aumento e che la resistenza agli antibiotici rappresenta una delle minacce più temibili per la salute pubblica.”

Muttillo ha quindi evidenziato come“la comunità scientifica della nostra ASL è impegnata a sviluppare una rete per un programma condiviso non solo a livello Regionale ma anche a livello Ministeriale, per promuovere l’uso appropriato degli antibiotici e informare i pazienti sulla resistenza agli antibiotici. Medici, Infermieri, e altri operatori e decisori, hanno un ruolo persuasivo nelle campagne di informazione e sensibilizzazione”.

Daniela Coclite dell’Istituto Superiore di Sanità ha quindi ricordato come “la situazione italiana è stata anche analizzata dettagliatamente dall’ECDC in occasione della visita compiuta in Italia del 2017 ed ha rilevato forti criticità e passività a tutti i livelli. Il livello di gravità è stato inoltre verificato ed indicato dalle analisi effettuate dall’ECDC sui dati delle sole infezioni invasive di otto batteri antibiotico resistenti, ottenuti dai correnti sistemi di sorveglianza attuati sulle antibiotico resistenze e sulle infezioni correlate all’assistenza. Evidenzia la responsabilità prevista dalla legge n.24/2017 che coinvolge tutti gli esercenti le professioni sanitarie, auspica una rete con una collaborazione stretta tra professionisti, società scientifiche e associazioni tecnico professionale per l’implementazione delle Linee Guida e le Raccomandazioni di appropriatezza terapeutica e organizzativa a supporto delle decisioni clinico-assistenziali.”

Secondo Mariantonietta Pompeo, infermiera responsabile del Comitato Infezioni spedaliere CIO della ASL di Chieti, nell’intervento del PNCAR e l’approccio interdisciplinare, queste analisi “dimostrano, come nel 2015, l’Italia ha concorso al numero totale dei decessi occorsi in Europa, attribuibili all’antibiotico resistenza (33.000 decessi in Europa),con una quota pari ad un terzo delle stesse e come solo a queste infezioni sia attribuibile un numero di anni di vita persi, per morte o disabilità (DALYs), pari a quello complessivamente attribuibile alla Tubercolosi, all’HIV ed all’Influenza. E’ per questo, che Il Ministero della Salute unitamente alla Conferenza Stato- Regione ha emanato un Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR)”.

Dalia Palmieri, referente del Rischio Infettivo ASL Pescara, nell’intervento sui sistemi di sorveglianza ha evidenziato come “mon è l’ambiente che fa la differenza ma il nostro comportamento. In Abruzzo anche se inizialmente non ha attuato un programma relativo alle infezioni correlate all’assistenza, ora ha approvato 7 progetti relativi al monitoraggio delle infezioni relative all’assistenza, con l’obiettivo di creare una rete con tutte e 4 le asl della regione in modo da definire un database regionale per realizzare un quadro epidemiologico della nostra regione”

Alessandro Grimaldi, direttore dell’Unità di Malattie Infettive dell’ASL dell’Aquila, ha evidenziato come “il 45% dei pazienti ricoverati è in trattamento antibiotico. Le Infezioni da germi multiresistenti in Europa sono 670.000 l'anno; in Italia 200.000 l'anno I 4 batteri maggiormente responsabili sono: E. coli resistente a cefalosporine di terza generazione, K. pneumoniae resistente a cefalosporine di terza generazione, S. aureus resistente alla meticillina (MRSA), P. aeruginosa resistente ai carbapenemi.”

Nella Tavola rotonda "Antibiotico Resistenza, PNCAR & Patient Engagement: Quali le soluzioni in Regione Abruzzo", si sono confrontati Di Girolamo del Gruppo operativo CIO ASL Chieti, Pompeo vice presidente ANIPIO, Maria Mattucci Direttore Saniario ASL Teramo, Thomas Schael Direttore Generale ASL Chieti e Coclite dell’Istituto Superiore di Sanità.

Gli esperti hanno rilevato la necessità di interventi urgenti in tutti i settori, oggetto di attenzione e di azioni specifiche nel Piano nazionale di contrasto dell’AMR. In particolare Schael ha ricordato l’importanza di intervenire sul controllo di tutta la catena degli alimenti, delle campagne di vaccinazione da parte degli operatori sanitari, ha suggerito di rivalutare il ruolo delle UU.OO. di malattie infettive e di avere attribuite buona parte delle competenze del CIO. Ha evidenziato la necessità di rafforzare la cultura dell’innovazione e della governance regionale ragionando non solo economicamente ma più per la promozione della salute e nella pratica clinica, 

19 novembre 2019
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