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Campania. Tumori ereditari. Controlli gratis per le famiglie

di Ettore Mautone

La Regione finanzia con un decreto ad hoc controlli gratuiti per le verifiche genetiche. Saranno infatti rimborsati tuttti gli screening effettuati al Pascale nell'ambito secondo i criteri previsti nel piano attuativo per i tumori ereditari di ovaio mammella e colon. Nel piatto anche tre milioni per i farmaci combinati innovativi contro il melanoma metastatico.

10 DIC - Tumori ereditari, test genetici gratuiti per pazienti e loro familiari. La Regione Campania firma un decreto per i tumori ereditari di ovaio, mammella e colon. Al via le indagini su soggetti sani ma ad alto rischio di contrarre la malattia. L’impegno, il governatore Vincenzo De Luca, lo aveva preso il 27 settembre scorso al Pascale, durante la Notte della Ricerca. Un impegno che, dopo due mesi, diventa una promessa mantenuta: la Regione Campania ha approvato il piano attuativo per i tumori ereditari di ovaio mammella e colon, che, in concreto, vuol dire: indagini genetiche gratuite per pazienti affetti da tumore ovarico, al seno e al colon e per i loro familiari. Un decreto che vale tante vite e che va ad aggiungersi ai tanti impegni già assunti nell’ultimo anno dall’Ente di via Santa Lucia: i 140 milioni investiti sulla ricerca del cancro con un lavoro di coordinamento con il Pascale, altri 40 per dotare il polo oncologico partenopeo della Protonterapia, il trattamento radioterapico più avanzato e presente in Italia soltanto in altre due strutture, le terapie gratuite per il melanoma metastatico.

Il decreto sui tumori creditori è un invito concreto a fare prevenzione. I dati emersi dall’ultima indagine del Ministero della Salute condannano, infatti, il sud ai primi posti per numero di morti di tumori nonostante una diminuzione dei casi, segno che qui si arriva tardi ad individuare la malattia. "Il primo obiettivo di questo piano – sottolinea il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - è proprio la riduzione dell’incidenza e della mortalità per tumori ereditari mediante una organizzazione ottimale dei percorsi di diagnostica oncogenetica".

Il documento sui tumori ereditari definisce in dettaglio  le modalità di attuazione del percorso-diagnostico-terapeutico-assistenziale delle neoplasie eredo-familiari già approvato un anno fa con un piano operativo volto ad identificare  i casi ereditari di tumore di ovaio mammella e colon incidenti ogni anno nella regione,  valutando  le famiglie campane, da sottoporre a screening, allo scopo di identificare soggetti sani, ma ad alto rischio di sviluppare tumori e che necessitano di sorveglianza e prevenzione.

"Il piano – spiega Sandro Pignata, coordinatore scientifico della rete oncologica campana -  definisce le modalità di azione delle strutture oncologiche regionali preposte alla consulenza oncogenetica per i tumori eredo-familiari, il modello di funzionamento del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM), nonché le modalità di prescrizione dei test genetici da parte dei professionisti coinvolti. Il documento definisce, inoltre, le modalità di esenzione dal ticket, attualmente attiva solo in poche regioni italiane, per i soggetti non malati di cancro, ma portatori di mutazioni di predisposizione alla malattia e quindi da sottoporre ai programmi di prevenzione.

Tre milioni per un nuovo farmaco contro il melanoma
Intanto un combinato di farmaci, già approvato dall’Aifa, una cura innovativa e di grande efficacia contro il melanoma (un paziente su due è vivo grazie a questa combinazione) dal costo, di 60mila euro l’anno, che risulta attualmente disponibile soltanto per chi se lo può permettere, sarà assicurato ai pazienti Campania. Carico del Servizio sanitario regionale.

La Regione Campania, in raccordo con il direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi, ha deciso, infatti, che quella cura, riconosciuta a livello mondiale, deve essere fornita gratuitamente a tutti i pazienti che ne hanno necessità. Un provvedimento che diventa un vero e proprio salvavita per i malati con metastasi cerebrali. E’ a loro che è rivolta la nuova terapia costituita dalla combinazione di due principi attivi: l’Ipilimumab e il Nivolumab, un anno fa approvato dall’Agenzia italiana del farmaco, ma lasciata in fascia C, ovvero, approvata ma non rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. Una estrema difficoltà per i pazienti affetti da questa grave patologia: la cura c’è ma a potersela  permettere sono davvero in pochissimi, chi può cioè pagarla da sé.

"Il Pascale – dice il direttore generale Bianchi - non poteva rimanere insensibile dinanzi a questa situazione paradossale. Il nostro Istituto, con l’oncologo Paolo Ascierto, è riconosciuto a livello mondiale proprio per la cura del melanoma. Ma  nulla sarebbe stato possibile senza la decisione del presidente De Luca il quale, dimostrando un’estrema sensibilità, ha dato questo segnale di autentica civiltà istituzionale. Grazie alla decisione della Regione Campania verrà garantito ai pazienti affetti da melanoma con metastasi cerebrali un percorso terapeutico adeguato e tempestivo".
Ogni anno muoiono in Italia circa 7000 persone di melanoma e circa il 40 per cento dei pazienti con malattia avanzata ha metastasi cerebrali. Il provvedimento regionale porta con sé anche un altro importante risultato: lo stop ai viaggi della speranza all’estero.
 
Ettore Mautone

10 dicembre 2019
© Riproduzione riservata

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