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Veneto. Fissati i tetti di spesa e dei ricoveri del privato accreditato. Stanziati 447 mln


Complessivamente la Regione ha messo sul piatto 447 milioni 745 mila euro, dei quali 364 milioni 100 mila euro per l’assistenza ospedaliera e 83 milioni 645 mila euro per la specialistica ambulatoriale. Il tetto dei ricoveri è stato fissato in complessivi 87.228. 

16 MAG -  La Giunta regionale, ieri, su proposta dell’assessore alla sanità, ha definito il numero massimo dei ricoveri ed i tetti massimi di spesa 2012 per l’assistenza ospedaliera e specialistica ambulatoriale delle strutture sanitarie private accreditate operanti in Veneto. Complessivamente la Regione ha messo sul piatto 447 milioni 745 mila euro, dei quali 364 milioni 100 mila euro per l’assistenza ospedaliera e 83 milioni 645 mila euro per la specialistica ambulatoriale. Il tetto dei ricoveri è stato fissato in complessivi 87.228. “E’ stato compiuto – sottolinea l’assessore – un lavoro difficile, ma alla fine ne è scaturita una decisione che ritengo equilibrata e che contempera la necessità di dare al privato convenzionato le risorse sufficienti per svolger la propria funzione e quella di ottimizzare la spesa in relazione alle novità emerse nel corso dell’anno in materia di contenimento della spesa pubblica, a quanto previsto dal Patto per la Salute nazionale, alla revisione in aumento delle tariffe e del sistema di remunerazione dei ricoveri ospedalieri decisa l’8 novembre scorso. Un’operazione di razionalizzazione rivolta al contenimento dei tassi di ospedalizzazione, che comporterà un contenimento della spesa, senza intaccare i servizi offerti ai cittadini. La parte relativa ai finanziamenti a funzione – precisa l’assessore – sarà oggetto di una successiva delibera che verrà sottoposta al vaglio della quinta commissione del Consiglio”. Il sistema di determinazione dei volumi di attività e dei tetti di spesa si è fondato su alcuni rilevanti criteri: l’obbligatorietà da parte dei presidi ospedalieri pubblici di garantire i servizi alla popolazione a prescindere dalla rimuneratività del servizio svolto;la necessità che tutti gli erogatori concorrano all’ottimizzazione dell’offerta complessiva dell’Ulss nella quale insistono e di quelle limitrofe;la determinazione dei budget entro un ammontare predefinito che non superi il massimo di spesa sostenibile; il rispetto degli obblighi assunti con il Patto della Salute nazionale 2010-2012 circa l’appropriatezza clinica delle prestazioni erogate; il rispetto dell’equilibrio di bilancio e del contenimento della spesa pubblica che, alla luce della rideterminazione delle risorse economiche disponibili, richiede di utilizzare al meglio le potenzialità delle strutture pubbliche. Tecnicamente i budget sono stati determinati analizzando il volume di attività complessivo assegnato ad ogni struttura nel 2010 e nel 2011,la spesa effettivamente sostenuta dalla Regione, l’obiettivo del tasso di ospedalizzazione a 140 per mille abitanti,la possibilità offerta di erogare molte prestazioni anche in regime ambulatoriale, grazie ai progressi fatti dalla medicina e dalla tecnologia sanitaria.

16 maggio 2012
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