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Covid. Mai numeri così alti nel 2020. Solinas: “Lo stop&go resta l’extrema ratio”

di Elisabetta Caredda

In arrivo provvedimenti con specifiche ordinanze. ATS emana il bando di assunzione dei medici. Nieddu: “Saranno assegnati incarichi ai medici, anche non specializzati (circa 500), e daremo priorità ai servizi di Igiene pubblica”. Schirru: “Necessario ripetere i tamponi al personale 118 ora che la pandemia aggredisce con ancora maggiore virulenza la Sardegna”

26 OTT - I dati dei nuovi casi positivi al Covid-19 di venerdì 23 (349) e sabato 24 (329) ottobre in Sardegna hanno superato ogni previsione attesa, mai avuto in un giorno un così alto numero di contagi nemmeno durante la Fase 1. A questi si aggiungono quelli di domenica 25 ottobre, altri 195. Il Presidente della regione, Christian Solinas, appena mercoledì scorso aveva accennato alla riflessione di dover applicare in Sardegna uno “Stop&Go” di 15 giorni per le principali attività, con chiusura di porti e aeroporti, dal momento in cui gli aggiornamenti sulla diffusione del virus non sarebbero migliorati.
 
“Pur nell’oggettiva criticità dell’emergenza – ha dichiarato il Governatore nel corso dell’ultima Conferenza dei Capigruppo di venerdì scorso dove hanno partecipato anche l’Assessore alla Sanità e alcuni membri del Cts regionale -, lo stop&go resta l’extrema ratio e sino a che i numeri del contagio potranno essere gestiti con misure alternative non ci sarà alcun lockdown per la Sardegna, ma una serie di provvedimenti mirati, finalizzati alla massima riduzione delle possibilità di circolazione del virus. Provvedimenti che saranno adottati con specifiche ordinanze, nei prossimi giorni, anche alla luce del costante confronto con tutte le forze politiche del Consiglio regionale, con il comitato tecnico scientifico (Cts) e con il Governo nazionale”.
 
Nel contempo la Regione fa seguito al nulla osta confermatogli dal Governo per l’assunzione di medici non specializzati da destinare a tutte le sedi territoriali in risposta all’emergenza Covid-19, senza limite numerico definito: “In questa fase di crescita della curva epidemiologica vogliamo rafforzare soprattutto i servizi chiave per il controllo e la gestione dei contagi sul territorio – commenta il Capo di Giunta presentando sabato il bando Ats -. Gli incarichi avranno una durata di sei mesi e potranno essere prorogati in ragione del protrarsi dell’emergenza. La carenza di personale sanitario, dovuta a un lungo periodo di tagli alla spesa e mancata programmazione, è oggi uno dei principali motivi di sofferenza del nostro sistema sanitario. Ora più che mai è fondamentale mettere in campo scelte in grado dare risposte concrete alle reali necessità di assistenza dei cittadini”.
 
L’avviso pubblico resterà aperto per dieci giorni, le manifestazioni di interesse di chi si vorrà candidare potranno quindi essere inviate entro il 2 novembre. “Dall’elenco saranno assegnati incarichi ai medici – interviene concludendo l’Assessore della Sanità, Mario Nieddu -, anche non specializzati, che in Sardegna sono circa cinquecento. In questa fase daremo sicuramente priorità ai servizi di Igiene pubblica, sia per potenziare la nostra capacità di tracciamento del virus, consentendoci di individuare i soggetti positivi in tempi più rapidi e prevenire così la diffusione del contagio, sia per migliorare l’attività di sorveglianza di chi si trova in isolamento domiciliare, riducendo anche i tempi delle comunicazioni, che hanno risentito pesantemente del forte aumento del numero dei casi di positività accertati”.
 
La preoccupazione sugli ultimi aggiornamenti volge l’attenzione anche verso i soccorritori del 118: “Credo sia necessario sottoporre di nuovo a tampone Covid tutti i soccorritori del 118 sardo – afferma Stefano Schirru (Psd’AZ), Segretario della Commissione consiliare Programmazione, bilancio e politiche europee -. E credo sia necessario programmarlo subito, insieme ad altri interventi urgenti come le auto mediche e il servizio India con infermiere attualmente in sperimentazione. Lo dico nel loro interesse, prima di tutto, e poi anche nell’interesse delle migliaia di pazienti che vengono a contatto con loro. Non c’è ragione infatti per non ripetere i tamponi che sono già stati effettuati nella primavera scorsa ai soccorritori delle due centrali operative ora che la pandemia aggredisce con ancora maggiore virulenza la Sardegna. Anzi, è questo il momento in cui dobbiamo spendere tutte le energie per svolgere al massimo e in sicurezza il servizio di emergenza urgenza territoriale. Dobbiamo quindi fare di tutto per tranquillizzare i soccorritori e le loro famiglie – conclude Schirru -, e dobbiamo pensare anche ai pazienti e alle loro famiglie: anche loro hanno diritto di stare tranquilli. Non dobbiamo dimenticare che il sistema 118 in questo momento è la prima faccia della sanità sarda in perfetta solitudine e va considerato come una grandissima risorsa”.
 
Elisabetta Caredda

26 ottobre 2020
© Riproduzione riservata

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