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Covid. Toti: “Il Governo dovrebbe rafforzare la sanità, invece di introdurre chiusure dal sapore punitivo”


Il presidente della Regione Liguria contesta il Dpcm e il ritardo con cui Arcuri ha firmato le deleghe per autorizzare la Regioni ad agire sul potenziamento della rete ospedaliera. Piuttosto che imporre chiusure, secondo Toti, il Governo avrebbe dovuto pensare, tra le altre cose, ad assunzioni, al trasferimento di alcune funzioni tra gli operatori per alleggerire il peso su quelli più impegnati nella battaglia contro il covid, alla semplificazione della notifica di quarantena. “Le Regioni su tutto questo non hanno purtroppo alcun potere”, rimarca Toti

29 OTT - Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all'attacco del Governo. Contestando il Dpcm, Toti illustra in una nota quelle che dovevano essere, a suo parere, le misure da attivare, anziché “imporre chiusure dal sapore punitivo, che di fatto penalizzano sempre i soliti lavoratori”. Si tratta, in pratica, di potenziare la sanità.
 
“Assumere a tempo indeterminato tutto il personale impiegato nell’emergenza; assumere nel sistema ospedaliero medici non specializzati; assumere infermieri anche se non hanno ancora completato il corso di studi con iscrizione all’Ordine; dare la possibilità di trasferire agli operatori sanitari le funzioni più semplici della professione infermieristica; cancellare i concorsi e permettere le assunzioni dirette per tutti i ruoli; dichiarare i tamponi rapidi strumento di diagnosi al pari di quelli molecolari; semplificare la notifica di quarantena per permettere agli Uffici di Prevenzione di usare per la gestione anche personale non altamente specializzato: ecco cosa potrebbe fare il governo per aiutare concretamente il Paese a superare una delle emergenze più difficili che si sia mai trovato a gestire. La Regioni su tutto questo non hanno purtroppo alcun potere”, spiega il presidente Ligure. 

Toti riferisce poi di avere ascoltato “le legittime preoccupazioni delle categorie economiche più colpite dalle nuove misure imposte dal Governo per contenere la diffusione del virus e tra poco incontrerò i loro rappresentati in Regione. La mia porta sarà sempre aperta per incontrare cittadini, ristoratori, gestori dei locali, di piscine, palestre, agenti di viaggio, commercianti e tutte le attività in difficoltà, ma è necessario fare chiarezza sui compiti e sui limiti delle Regioni, che si sono ritrovate a esaminare i contenuti del nuovo Dpcm a cose già fatte e che proprio per limitare i danni alle categorie avevano avanzato numerose proposte, rimaste purtroppo inascoltate”.

In merito alla situazione negli ospedali, il presidente Toti punta il dito contro il Commissario di Governo Domenico Arcuri: “Ha firmato le deleghe per autorizzare la Regioni ad agire sul potenziamento della rete ospedaliera, come previsto dai piani imposti dal Governo e già predisposti da Regione Liguria durante l’estate, solo la prima settimana di ottobre, quando l’emergenza Covid e l’aumento esponenziale dei contagi erano già ripartiti. Questo giusto per rinfrescare la memoria a qualche scienziato o politico che, frequentando troppe poltrone e pochi ospedali, forse ha perso di vista le priorità del Paese”, conclude Toti.

29 ottobre 2020
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