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Umbria. Avviato il confronto sul riordino del sistema sanitario


Governo della spesa; riordino dei servizi di medicina del territorio, della rete di emergenza-urgenza, della rete ospedaliera, delle strutture di chirurgia, dei punti nascita; stipula di una nuova convenzione con l’Università; liste di attesa. Queste le linee guida che saranno oggetto di discussione.

18 MAG - La Giunta regionale dell’Umbria ha avviato il confronto sugli atti relativi alle misure di riordino e razionalizzazione dei servizi del Sistema Sanitario Regionale e alla bozza di disegno di legge per l’ordinamento del Servizio Sanitario.  Nella seduta del 28 maggio prossimo si procederà alla approvazione di due distinti atti: pre-adozione del disegno di legge per l’ordinamento del servizio sanitario regionale, che sarà quindi trasmesso al Consiglio regionale; adozione, con delibera di giunta, del provvedimento recante misure di riordino e razionalizzazione del servizio sanitario regionale .

In merito al riordino del sistema sanitario e al suo iter, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha spiegato che “in questa fase la Giunta darà il più ampio spazio alla partecipazione con i diversi livelli istituzionali, con le forze sociali e di categoria, ma non seguirà alcuna deriva di tipo localistico che nulla ha a che fare con la necessità di razionalizzazione e messa in efficienza del sistema sanitario”. “In questo contesto così complesso - ha proseguito la governatrice - è bene che questo percorso di riforma venga accelerato”.

Le linee guida sulle quali la Giunta regionale ha deciso di muoversi riguardano:

- Governo della spesa. Per ciò che riguarda questo aspetto, ulteriori economie saranno realizzate dalla razionalizzazione degli approvvigionamento di beni e servizi, attraverso la Centrale unica di committenza, dal riassetto della logistica dei magazzini farmaceutici ed economali, e gestione su base regionale del sistema assicurativo.

- Riordino servizi medicina del territorio. Centralizzazione delle attività di diagnostica e di laboratorio e di patologia clinica per gli screening citologici e colonrettale. Attivazione di un unico pool di senologi lettori per lo screening mammografico. Ulteriore prosecuzione dell’esperienza delle case della salute, quale modello di polo territoriale di ricomposizione dell’offerta dell’assistenza primaria, con la collaborazione dei medici di famiglia. Riorganizzazione dei servizi di continuità assistenziale (ex guardia medica). Sviluppo dell’offerta delle cure intermedie, con particolare riferimento all’ampliamento dei posti letto di residenze sanitarie assistenziali, attraverso la progressiva riconversione di posti letto ospedalieri di medicina.

- Riorganizzazione della rete emergenza-urgenza. Definitiva attivazione della centrale unica del 118 già nella seconda metà del 2012, e ridefinizione degli assetti organizzativi dei dipartimenti di emergenza-accettazione. La revisione della dislocazione territoriale delle postazioni del 118 e del sistema di trasporto sanitario primario e secondario, anche relativamente agli aspetti del personale.

- Rete ospedaliera. Riorganizzazione delle chirurgie di alta specialità (neurochirurgia, cardiochirurgia e chirurgia toracica), attraverso una evoluzione del sistema che porti a differenziare l’offerta delle prestazioni nelle due aziende ospedaliere e la tendenza alla individuazione di una unica struttura interaziendale, mediante anche l’individuazione di una rete integrata di dipartimenti interaziendali tra Perugia e Terni.

- Riorganizzazione delle strutture di chirurgia. Questa interesserà sia la chirurgia generale (presente in 18 strutture) sia delle chirurgie specialistiche, limitando il percorso dell’urgenza emergenza ai soli presidi con Dea, e favorendo lo sviluppo di integrazioni ospedaliere con pool itineranti di professionisti per aumentare in tal modo l’offerta delle prestazioni a maggior impatto soprattutto sulla mobilità passiva extraregionale (chirurgia pediatrica, oculistica, otorino). Potenziamento, inoltre, dell’offerta nella disciplina di ortopedia per il territorio perugino, sempre al fine di contenerne la mobilità passiva e le liste d’attesa.

- Punti nascita. Per l’area materno infantile è previsto una riduzione di almeno due punti nascita in considerazione degli standard previsti delle linee guida nazionali e tenendo conto della logistica ospedaliera e dell’orografia del territorio umbro.

- Convenzione Università. È in fase ormai avanzata la definizione dei contenuti del protocollo d’intesa con l’Università che definirà, oltre ai compiti ed alle funzioni delle due aziende ospedaliere, essenzialmente l’organizzazione su base di dipartimenti interaziendali, con una riduzione di circa il 50% degli attuali dipartimenti.

- Liste d’attesa. La Giunta Regionale, preso atto che in riferimento ai tempi di attesa per le prestazioni relative ai primi tre livelli essi rientrano già da ora negli obiettivi assegnati dal Governo per il 2013, per quanto riguarda invece le liste d’attesa relative alle prestazioni programmate ha deciso di conferire uno specifico incarico alla Direzione Regionale della Sanità, per coordinare un progetto di abbattimento dei tempi di attesa per portarli entro i 180 giorni, così come previsti dalle linee guida ministeriali.

18 maggio 2012
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