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Covid. Olivo (FP Cgil): “Oltre 400 lavoratori in meno nel sistema sanitario. Come pensiamo di affrontare i prossimi mesi?”

di Endrius Salvalaggio

Dai dati regionali sul personale sanitario, consegnati alla Cgil FP, si registra una chiusura dell’anno 2019 con la perdita, fra comparto e dirigenza, di 403 lavoratori impiegate nel sistema. Avere affrontato un periodo pandemico come quello appena passato, con un deficit di oltre 400 sanitari ha comportato, per chi è rimasto, un forte aumento delle ore straordinarie lavorate oltre che di stress. Nei soli 6 mesi del 2020 si contano oltre 486 mila ore di straordinario tra comparto e dirigenza.

11 NOV - Dopo la diffida per la mancata trasparenza sul personale sanitario, la Cgil FP ha ottenuto di poter visionare i dati regionali ufficiali sul personale sanitario. Ed emergere che il 2019 è stato chiuso con una perdita di 403 lavoratori, che ha portato a un accumulo di ore di straordinario nei primi sei mesi del 2020, considerato anche l’arrivo dell’emergenza covid, e si è ricorso per 30.000 volte al richiamo in servizio del personale in riposo per la copertura dei turni.

“Finalmente sono arrivati i dati e proprio in prossimità del mio compleanno. Un bel regalo. Certo, in un’ottica di relazioni sindacali normali, non sarebbe stato necessario arrivare ad una diffida, ma tant'è che l’assessore, dopo che ci ha consegnato i dati richiesti, si affanna a dire che non trova il personale”, commenta Orietta Olivo, segretaria della Funzione pubblica della Cgil Fvg.

La sindacalista passa poi all’analisi dei dati regionali sul personale sanitario consegnati alla Cgil FP, nel mese di ottobre per gli anni 2017- giugno 2020. Emerge (vedi la tabella 1), che nell’anno 2018 il comparto chiude in positivo con un surplus di 178 lavoratori e con meno 13 lavoratori della dirigenza. Mentre nel 2019, fra comparto e dirigenza si conta un segno meno complessivo di 403 lavoratori.
 


“Nell’anno 2019 – spiega Olivo - il sistema regionale ha perso, e mai recuperato, 403 addetti fra comparto e dirigenza, il tutto ahimè per scelte politiche. Sarebbe stato tutto diverso affrontare la pandemia con quattrocento persone in più”.

Avere affrontato un periodo pandemico come quello appena passato, con un deficit di oltre 400 sanitari, ha comportato, per chi è rimasto, un aggravio sia in termini di ore straordinarie lavorate che di stress. Dai dati sulle ore straordinarie (tabelle 2) si ricava che i lavoratori, in soli sei mesi del 2020, hanno accumulato oltre 486 mila ore di straordinario tra comparto e dirigenza.  
 


La segreteria FP del FVG commenta ancora i dati forniti dalla Regione FVG spiegando che “in un anno un lavoratore dovrebbe lavorare 365 giorni, meno le meno ferie, le festività ecc., Se moltiplichiamo i giorni lavorati per 6 ore giornaliere e, quindi, 36 settimanali, abbiamo un debito orario di 1620 ore per ogni lavoratore, all’anno. Nel 2019 sono state fatte solo dal comparto che comprende infermieri, Oss, amministrativi ecc. 542.192 ore in più del dovuto: dividendo il totale per le ore dovute in un anno, si evince che, per coprire quelle ore fatte, il personale in servizio avrebbe dovuto essere di oltre 334 unità, ovvero proprio quei lavoratori che nel 2019 sono usciti dalle aziende sanitarie e mai più rimpiazzati”.

Ma non basta. Oltre alle ore di straordinario che il personale sanitario del FVG ha dovuto affrontare per coprire le carenze, nel corso degli anni si è fatto ricorso ai richiamati in servizio e ciò sta diventando una pratica consolidata (tabella 3) quando, ad esempio, un collega si ammala, oppure è assente per infortunio e si deve coprire il turno scoperto.
 


“Con questa pratica – dice ancora Orietta Olivo – invece stare a casa per recuperare lo stato psico-fisico dopo aver lavorato le proprie ore nelle condizioni che tutti sappiamo, viene richiesto ai lavoratori in riposo di rientrare o di cambiare turno ogniqualvolta si verifichino malattie, infortuni o semplicemente assenze per ferie. Ebbene nell’anno 2019 si è fatto ricorso a tale pratica per circa 30.000 volte”.

Nell’ultima estrapolazione dei dati (tabella 4), si può notare che dal 2018 al 2020 il personale sanitario è andato via via diminuendo. Nell’anno 2020, anno dell’emergenza sanitaria la Regione FVG ha autorizzato l’assunzione di 81 persone in più rispetto all’anno precedente. 
 

“Certo nel 2020 abbiamo assunto 81 sanitari fra personale a tempo determinato o interinali per fronteggiare la prima fase della pandemia, ma nel frattempo molti di questi, se non quasi tutti, hanno già esaurito il contratto. La domanda è: perché li abbiamo lasciati andare via? Forse per diventare la penultima regione di tracciatori? Perché la Regione FVG ci ha fornito i dati solo dopo la diffida? Ed ancora, con una pandemia alle porte che conta oltre 500 positivi e 12 morti giornalieri - dati del 06 novembre - come pensiamo di affrontare i prossimi mesi?”, conclude Orietta Olivo

Endrius Salvalaggio

11 novembre 2020
© Riproduzione riservata

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