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Vaccini Covid. Zaia scopre le carte e pubblica l’elenco di (quasi) tutti i vaccinati sotto la voce “altro”. Ma il PD chiede chiarezza anche per i 38mila ancora non identificati


Sono 375.272 le persone in Veneto che hanno ricevuto il vaccino e che rientrano nella cosiddetta categoria “Altro” che compare nel data base del Governo. Per lo più sono anziani nella fascia di età 70-79 (184.714) o pazienti estremamente fragili (82.406). Ma ci sono anche detenuti, operatori della Protezione Civili e Vigili del Fuoco. Ma per 38.645 vaccinati sono ancora in corso verifiche. Il Pd chiede di andare in fondo, e “se davvero dovesse emergere che non c’è neanche un ‘furbetto’, saremo i primi ad essere contenti”.

13 APR - Proseguono le vaccinazioni anti Covid in Veneto. “Se non ci sono forze contrarie, noi questa settimana chiudiamo con gli over 80, alcune realtà, come quella di Vicenza chiuderanno già giovedì 15”, ha fatto sapere il presidente della Regione Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa. L’obiettivo, ha spiegato Zaia, è vaccinare tutti i 60enni “prima dell’estate”. Ma “se avessimo vaccini a sufficienza potremmo arrivarci anche per metà maggio”.

Il punto stampa di oggi è stata anche l’occasione, per la Regione, di presentare i dati sulle categorie di appartenenza dei vaccinati. E in particolare per fare un po’ di chiarezza su quei 375.272 cittadini (dato alle 22 di ieri, 12 aprile) che hanno ricevuto il vaccino, avendone il diritto, pur non rientrando nelle categorie prioritarie degli over 80, operatori sanitario e non saniutari, operatori e ospiti Rsa, Forze Armate e personale scolastico). Si tratta per la maggior parte (vedi tabella in basso) di anziani nella fascia di età 70-79 (184.714) o pazienti estremamente fragili (82.406). Ma ci sono anche detenuti, operatori della Protezione Civili, Vigili del Fuoco e farmacisti.

“Queste categorie - ha precisato Michele Mongillo, della Direzione prevenzione, nel corso del punto stampa di oggi - non sono una invenzione del Veneto, ma sono definite puntualmente in un documento tecnico del ministero della salute che disciplina l’anagrafe nazionale dei vaccini. Noi li incaselliamo e mandiamo agli organi centrali. E’ a livello centrali che vengono aggregati”. In pratica, ha spiegato Mongello, “tutto quello che non è over 80, operatori sanitario e non sanitari, operatori e ospiti Rsa, Forze Armate e personale scolastico, diventa “Altro”.

Resta, tuttavia, una quota di 38.645 vaccinati sui quali la Regione ha ancora in corso le opportune verifiche.
 


 
Ed è su questa quota che si è concentrata l’attenzione del Pd, che ieri in una nota chiedeva approfondimenti e trasparenza. “Vorremmo avere le certezze del presidente Zaia e affermare che in Veneto non ci sono ‘furbetti del vaccino’”,  scrivono nella nota Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.

“La nostra non è un’accusa - precisano i consiglieri Dem -, ma la richiesta di massima trasparenza nel mezzo di una battaglia difficile e per di più con scarsità di vaccini. Sono oltre 2,3 milioni gli italiani sotto la voce ‘Altro’ che hanno ricevuto almeno una somministrazione, ed è un caso su cui sta indagando la Magistratura a livello nazionale con decine di inchieste, Veneto incluso. È interesse dello stesso presidente Zaia fare piena luce, senza aspettare che sia l’opposizione a sollevare il caso e senza prendere la questione come fosse un’accusa nei suoi confronti”. “Se davvero dalle verifiche dovesse emergere che non c’è neanche un ‘furbetto’, saremo i primi ad essere contenti”, assicurano in conclusione Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zanoni e Zottis.
 
 

13 aprile 2021
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