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Vaccini Covid. Nieddu risponde allo Smi: “Accuse vaghe e pretestuose. No a guerre inutili”  


“Nella distribuzione dei vaccini, così come in tutte le altre procedure, la Sardegna rispetta le regole a livello nazionale”, precisa l’assessore rispondendo all’accusa di lasciare i medici di medicina generale in disparte. E alla richiesta dello Smi di un intervento di Figliulo, Nieddu replica: "Davanti alle estenuanti prese di posizione dei sindacati noi per primi siamo stati costretti a rivolgerci al Ministero della Salute, che non è stato sicuramente tenero nei loro confronti”.

20 APR - “La Regione è impegnata sin dal primo momento, con ogni sforzo, per rendere effettivo il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna di vaccinazione anti-Covid, con un atteggiamento propositivo e aperto al confronto. La presa di posizione dei rappresentanti dei sindacati dei medici di medicina generale ci preoccupa e risulta ancora più incomprensibile alla luce del fatto che tanti medici di famiglia si siano già messi a disposizione e stiano contribuendo attivamente alle vaccinazioni”, Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in risposta alle dichiarazioni dei rappresentanti dei medici di medicina generale, in particolare lo Smi, che accusando la Regione di lasciare in disparte i medici di medicina generale nella campagna vaccinale, affidandogli solo compiti non retribuiti, chiedeva l’intervento del commissario nazionale per l’emergenza, Francesco Paolo Figliulo, per restituire un ruolo da protagonista ai medici.

Per Nieddu, però, quelle dei sindacati sono “accuse vaghe e pretestuose” e “sono inaccettabili. Nella distribuzione dei vaccini, così come in tutte le altre procedure, la Sardegna rispetta quelle che sono le regole a livello nazionale. Nell'Isola i modelli sono stati definiti, così come le procedure per la consegna delle dosi. La minaccia di ritirare la firma dall’accordo è vergognosa, oltre a essere irricevibile. Qualcuno non si è evidentemente ancora reso conto che non stiamo gestendo l’ordinaria amministrazione, ma stiamo combattendo una guerra. Abbiamo già dimostrato la massima disponibilità e flessibilità, ma l’atteggiamento deve essere reciproco”.

“È bene ricordare – prosegue l’assessore – che l’adesione alla campagna di vaccinazione anti-Covid da parte dei medici di medicina generale rappresenta, a tutti gli effetti, un obbligo, morale e giuridico. A chi chiede l’intervento dell’Commissario per l’emergenza, è bene far presente che davanti alle estenuanti prese di posizione dei sindacati noi per primi siamo stati costretti a rivolgerci al Ministero della Salute, che non è stato sicuramente tenero nei loro confronti. Dobbiamo già fare i conti con mille difficoltà, in primis la carenza di vaccini Moderna, l’unico siero, al momento, che non presenta criticità di gestione e che può essere utilizzato per le vaccinazioni a domicilio. Ci aspettiamo un atteggiamento costruttivo, non è più tempo per i litigi e probabilmente non lo è mai stato”.

20 aprile 2021
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