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Sardegna. De Francisci: “Approviamo rapidamente il piano per la rete ospedaliera”


È questo l’appello lanciato dall’assessore alla sanità  che in un convegno ha tracciato un bilancio del sistema sanitario regionale: “Lavoriamo a riordinare sistema sardo e per servizi più efficienti e attenti alla persona”

20 GIU - “Stiamo lavorando al riordino del nostro sistema sanitario, estremamente complesso, con l’obiettivo di assicurare il diritto alla salute, come sancisce l’articolo 32 della nostra Costituzione. Desideriamo una sanità non solo più efficiente, ma più umana e rivolta prima di tutto alla persona e non solo al paziente. Ecco perché stiamo lavorando sul fronte della riorganizzazione della rete ospedaliera e di emergenza, per estendere i servizi nei territori decongestionando e ammodernando gli ospedali, sulla riduzione delle liste di attesa, sul contenimento della spesa farmaceutica e del disavanzo senza tagliare i livelli minimi di assistenza. È un percorso lungo e complesso, che stiamo portando avanti con tutti gli attori del sistema, ma non più procrastinabile perché la riforma sanitaria è la base per avere servizi migliori nell’immediato futuro”.
È questo il messaggio lanciato ieri  a Cagliari dall’assessore regionale alla sanità, Simona De Francisci durante il suo intervento al convegno nazionale “Il nuovo sistema sanitario per la Sardegna” al quale hanno partecipato il presidente e il direttore generale di Agenas, Giovanni Bissoni e Fulvio Moirano, e Rossana Ugenti del ministero Salute.
 
L’assessore  ha tracciato in bilancio dell’attività regionale in materia di salute, lanciando un appello al  Consiglio delle Autonomie locali affinché approvi il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, approvato un anno fa dall’Esecutivo regionale.  In materia di programmazione sanitaria, è in discussione in Commissione Sanità del Consiglio regionale un disegno di legge di “mini-riforma” in attesa del nuovo Piano sanitario. Sul fronte della territorializzazione dei servizi (in alcune zone dell’Isola già in atto e con buoni risultati), la Regione ha già investito 25 milioni di euro per dotare anche aree periferiche di una rete capillare Case della salute, hospice e residenze sanitarie assistite: “meno ospedale, più territorio – ha spiegato l’assessore – senza per questo chiudere le piccole strutture ma semmai riconvertendole. Sul fronte dell’assistenza domiciliare integrata è in arrivo una premialità di oltre 40 milioni grazie al fatto che abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati”.
 
L’assessore ha poi ricordato il piano di governo delle liste di attesa e, sul fronte del management, il provvedimento che assegna ai direttori generali delle Aziende sanitarie obiettivi organizzativi e finanziari. Buone notizie anche per il servizio di elisoccorso regionale, che sarà operativo entro l’estate 2013.
 
Non mancano ovviamente le criticità del comparto, tra cui il Sisar, “sul quale stiamo lavorando costantemente per annullare i problemi e renderlo operativo entro quest’anno”, e il fatto che ancora l’87 per cento degli ospedali sardi non è accreditabile.
 
“Finanziamenti importanti e utili – ha detto l’assessore – a potenziare strutture esistenti o per creare nuovi servizi. Per l’area vasta di Cagliari sono disponibili quasi 260 milioni di euro in arrivo dell’accordo di programma quadro, non appena ci sarà un atto di programmazione sul quale si sta lavorando. Intendiamo inoltre creare, a vantaggio dei piccoli pazienti, un polo pediatrico sempre nel distretto sanitario di Cagliari sul quale, per la prima volta, stanno lavorando organicamente 3 direzioni generali. Contestualmente, potenzieremo tutti i reparti di Neonatologia”.
 
Diverse poi le azioni messe in campo dalla Giunta per la riduzione della spesa sanitaria e farmaceutica. Su quest’ultima, l’assessore ha ricordato la recente delibera che contiene dieci azioni per contenerla (tra cui gare di acquisto centralizzate, un’applicazione stringente del prontuario terapistico e prescrizione, da parte dei medici della medicina territoriale, di farmaci a brevetto scaduto: “Ci sono già piccoli ma incoraggianti miglioramenti, si è passati dal 22% sul totale al 21,7% ma ovviamente contiamo di migliorare ulteriormente tra 2012 e 2013”.
L’assessore ha poi ricordato il ruolo della sanità e delle case di cura private, che nell’Isola incidono per il 3 per cento del budget della sanità (percentuale molto inferiore rispetto ad altre Regioni), ma che ne restituiscono un 15 per cento in termini di prestazioni erogate.

20 giugno 2012
© Riproduzione riservata

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