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Salute nei luoghi di lavoro. Per la Fp Cgil “gli organici dello Spisal vanno potenziati”

di Endrius Salvalaggio

Secondo i dati forniti da sindacato, alla Ulss Scaligera si registra un numero di tecnici della prevenzione pari all’incirca a quello dei primi anni 2000, mentre nella Ulss Pedemontana ci attualmente ci sono 11 tecnici della prevenzione, gli stessi del 2018, con 3 in previsione di pensionamento. Ma anche nelle altre Ulss i numeri sono “ben al di sotto di quelli congrui per garantire i LEA e il funzionamento del sistema”.

18 GIU - Fanno  discutere gli organici dei tecnici della prevenzione da destinare al Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro (Spisal) in Veneto, considerati dalla FP CGIL insufficienti e, per di più, non tutti occupati internamente al servizio Spisal.

Secondo una ricognizione del sindacato, all’Ulss Scaligera risultano “11 nuovi assunti nel 2019 e 2 nel 2020 quando se ne sono persi per pensionamento e dimissioni 5. Il numero di tecnici della prevenzione oggi è pari a quello che c’era, all’incirca, nei primi anni 2000”, spiega Ivan Bernini segretario generale Fp Cgil Veneto. “Nella Ulss Marca Trevigiana vi sono 22 nuovi assunti nell’ultimo triennio, che però risulterebbero, per ampia parte, assegnati a servizi diversi dallo Spisal; nella Ulss Berica abbiamo 4 nuovi assunti nel 2020; Ulss Pedemontana 2 neoassunti nel 2019, uno dei quali già dimessosi nel 2020. Attualmente ci sono 11 tecnici della prevenzione, gli stessi del 2018 con 3 in previsione di pensionamento; Ulss Veneziana 10 nuove assunzioni nel triennio per un organico totale di 20 unità; Ulss Euganea 14 nuovi assunti dal 2019 con 7 già usciti (dimissioni o pensionamento) e 2 prossimi alla pensione”.

A questi numeri, si dovranno aggiungere all’incirca altri 35 che corrispondono ai posti messi a disposizione nel nuovo concorso istituito da Azienda Zero. “Con soddisfazione – prosegue Bernini - abbiamo riscontrato che Azienda Zero ha istituito concorso per tecnici della prevenzione; peccato che i posti a disposizione siano comunque al di sotto perfino del valore minimo raccomandato dall’OIL”.

L’emergenza COVID ha sicuramente peggiorato la situazione e complicato i controlli e molto spesso sono gli stessi giovani ad essere i più colpiti “perché esposti alla precarietà e ad una maggiore ricattabilità sul lavoro - dichiara Daniele Giordano, Segretario generale della Cgil Funzione Pubblica di Venezia -  mancano di formazione e di cultura della sicurezza sul posto di lavoro. D’altro canto l’aumento dell’età pensionabile rende sempre più a rischio le condizioni di lavoro di chi non è più in grado di sostenere i ritmi negli ambienti faticosi, con la conseguenza che aumenta il rischio all’esposizione ad infortuni”

A Venezia, secondo i dati forniti da FP CGIL provinciale, le denunce per infortunio hanno avuto un aumento esponenziale. A marzo 2020 erano 357 e a marzo 2021 hanno raggiunto quota 769. E, se nella sommatoria trimestrale gennaio-marzo 2020 le denunce di infortunio erano 2.174, nello stesso periodo del 2021 il numero è salito a 2.447, con nel primo trimestre 2021 che ha visto 2 incidenti mortali a Venezia.

“Le norme di legge, le linee guida regionali ed i Lea – continua Giordano -  identificano nei tecnici di Vigilanza ed Ispezione le responsabilità e le competenze per l’attività a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Gli organici che devono essere presenti negli SPISAL devono essere numericamente congrui per garantire l’erogazione dei LEA e il funzionamento del sistema”.

“Stiamo ancora aspettando al varo – concludono Ivan Bernini e Daniele Giordano – il piano strategico di intervento che il Presidente Luca Zaia aveva promesso ancora nel 2018 per rafforzare gli Spisal. Si era impegnato nell’assunzione straordinaria di Ispettori per incrementare il lavoro di prevenzione, vigilanza e formazione necessari a garantire un intervento efficace in tutti gli ambiti produttivi. Le assunzioni fatte in questo momento hanno a malapena coperto il turn-over dei pensionamenti nel 2019”.

Secondo Fp Cgil Veneto, ed a fronte dei dati raccolti, non è questo il livello di investimento sufficiente che serve per operare sugli Spisal, sia in termini di dotazioni di personale sia per quanto attiene la possibilità di esercitare il compito di ispezione e vigilanza.

Endrius Salvalaggio

18 giugno 2021
© Riproduzione riservata

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