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Farmaci. Bolzano, parte la distribuzione diretta. E' polemica con le farmacie


I pazienti potranno acquistare in determinati casi i farmaci direttamente negli ospedali. La decisione ha fatto parlare ai farmacisti di concorrenza sleale. L’assessore alla Sanità, Richard Theiner, respingendo l'accusa, ha ricordato che “la distribuzione diretta è prevista dalla legge statale”.

04 LUG - Dallo scorso lunedì, 2 luglio, in determinati casi i pazienti della Provincia possono acquistare i farmaci direttamente negli ospedali, dove sono disponibili appositi punti di distribuzione. L’Associazione provinciale dei farmacisti proprietari e titolari di farmacia ha preso posizione parlando di una presunta forma di concorrenza sleale e deducendo che con questa regolamentazione in futuro il Sevizio pubblico beneficerà di gran parte del volume d’affari derivante dalla vendita di farmaci. L'assessore provinciale alla Sanità, Richard Theiner, respingendo questa interpretazione, ha ricordato che la cosiddetta distribuzione diretta dei farmaci è prevista dalla legge statale 405/2001.

"La distribuzione diretta dei farmaci è prevista dalla legge statale - ha detto - il suo aggiornamento permette un monitoraggio dettagliato della qualità e dei costi dell’erogazione farmacologica nonché dell’appropriatezza della prescrizione medica." In Alto Adige era stata introdotta parecchi anni fa con delibera della Giunta provinciale, "ma - ha spiegato Theiner - era limitata solo a quelle persone che, per il loro quadro clinico, dovevano recarsi frequentemente e ripetutamente all’ospedale". La consegna è avvenuta finora attraverso i singoli reparti, "però questa modalità impedisce un monitoraggio dettagliato della qualità e dei costi dell’erogazione farmacologica nonché dell’appropriatezza della prescrizione medica, come richiesto dallo Stato", ha osservato ancora l'assessore.

"Ora la lista dei trattamenti per i quali potrà essere effettuata la distribuzione diretta negli ospedali è stata ampliata – ha precisato Theiner - e in tal modo i farmaci potranno essere consegnati per il primo ciclo di trattamento dopo la dimissione ospedaliera. Quindi i pazienti non si dovranno preoccupare di reperire i farmaci nelle farmacie sul territorio". Tutto ciò, secondo quanto previsto dall’assessorato, non dovrebbe comportare grosse perdite per le farmacie presenti sul territorio, se si confronta il volume complessivo delle vendite dei farmaci effettuate tramite la distribuzione diretta e quello tramite le farmacie di tutti i farmaci.

Per l’assistenza farmaceutica dei suoi assistiti il Servizio sanitario provinciale si fa carico di una spesa annuale complessiva di 123 milioni di euro, di cui circa 81 milioni passano attraverso le farmacie private. Poiché, specialmente negli ospedali, vengono distribuiti farmaci molto costosi, il servizio sanitario potrebbe risparmiare, con questa modalità, almeno 3 milioni di euro all’anno.
 

04 luglio 2012
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