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Nuoro. Otorinolaringoiatria, al San Francesco attivato per i bambini percorso di umanizzazione

di Elisabetta Caredda

Il genitore potrà accompagnare il figlio dentro il blocco operatorio, restandogli accanto fino all’anestesia e poi al risveglio. Cattina: “Abbiamo programmato di inserire nella lista operatoria almeno tre bambini a settimana”. Bozzo: “Ripristinato un servizio di interventi molto richiesti per il quale dall’Isola oggi si registra una mobilità passiva significativa”. Paffi: “Ci adoperiamo in reparto anche con prestazioni aggiuntive per garantire le attività programmate, mettendo al primo posto i pazienti”.

22 NOV - In questi giorni di novembre nei quali è stata ricordata anche la Giornata mondiale dell’infanzia, l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria diretta da Corrado Bozzo e la U.O. di Anestesia e Rianimazione coordinata da Peppino Paffi dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, con la Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero nuorese, diretta da Grazia Cattina, hanno dato avvio, pensando proprio ai bambini, ad un percorso di umanizzazione degli interventi ai piccoli pazienti di adenoidectomia e di adenotonsillectomia (asportazione di adenoidi e tonsille).

Sentiti da Quotidiano Sanità, Bozzo e Paffi spiegano: “L’asportazione di adenoidi e tonsille è l’intervento chirurgico più frequente e più richiesto in età pediatrica. E dall’isola si registra una mobilità passiva significativa dei bambini che vanno a farsi operare fuori il territorio regionale per questa tipologia di interventi, non trovando adeguata risposta nei Presidi regionali pur essendo presenti Unità Operative di Otorinolaringoiatria tutte accreditate per eseguire tali procedure; al momento infatti non sono in condizione di soddisfare la richiesta dell’utenza per la grave carenza di personale medico (soprattutto di anestesisti) ormai da anni presente nell’isola. Noi abbiamo quindi voluto ripristinare questo servizio indispensabile, vista la numerosa richiesta dei genitori per i propri figli, evitando di aggravare la mobilità passiva extra-regione con queste procedure di bassa/media complessità che da sempre vengono erogate in Sardegna”.

“Abbiamo programmato di inserire – prosegue il direttore di otorinolaringoiatria – nella lista operatoria almeno tre bambini a settimana, prevedendo così di poter eseguire oltre 100 interventi l’anno. Nell’ambito della chirurgia Otorinolaringoiatria l’adenoidectomia e l’adenotonsillectomia rappresentano la base delle nostre prestazioni chirurgiche, non pongono particolari problematiche tecniche e, con le dovute indicazioni clinico-strumentali, sono risolutive per il piccolo che presenta un’ipertrofia del tessuto linfatico rino-orofaringeo tale da causare problematiche respiratorie durante il sonno, ipoacusia e, se trascurata o non identificata, dismorfismi del palato. E’ quindi giusto poter dare una risposta alle famiglie e far sì che queste le trovino in tempi ragionevolmente idonei anche nei presidi ospedalieri dell’isola”.

“Pur in un momento di difficoltà dovuta alla crescente domanda dell’utenza e alla contemporanea limitatezza delle risorse – precisa Cattina al nostro giornale –, abbiamo pensato di avviare nell’immediato un progetto atto ad aumentare il numero delle visite con l’attivazione di una specifica agenda CUP pubblica per prenotazioni dedicate esclusivamente a bambini con diagnosi che indicherebbero l’intervento chirurgico. Visite assicurate, eseguite negli ambulatori dell’Ospedale San Francesco dai nostri specialisti otorino laringoiatri”.

“In caso di indicazione all’intervento - spiega la direttrice sanitaria -, il prericovero è garantito (dal servizio di prericovero centralizzato) nella stessa giornata del ricovero, il giorno prima dell’intervento così da limitare al minimo gli accessi in Ospedale ed i disagi che potrebbero essere a questo correlati. L’attenzione particolare verso i bambini e le loro famiglie ci ha portato a definire, inoltre, un percorso che consente ad un genitore, la madre o il padre per come da loro deciso, di accompagnare il piccolo sin dentro il blocco operatorio, restandogli accanto e rassicurandolo sino al momento in cui viene addormentato con l’anestesia e poter essere presente al momento del risveglio. Il tutto con l’adozione delle misure necessarie per garantire la sicurezza e la salute di pazienti, accompagnatori ed operatori nonché la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del SARS COV 2. Contiamo in tal modo di contribuire a contenere la sensazione del piccolo di distacco dal genitore e l’ansia che quest’ultimo prova al momento dell’invio del bambino dal reparto di degenza al blocco operatorio”.

“Tutto ciò – evidenzia Paffi - è anche uno strumento di valorizzazione delle nostre professionalità. Da noi operano, infatti, specialisti che hanno seguito il master di Anestesia pediatrica e sono assunti a tempo indeterminato. Per poter garantire gli interventi programmati peraltro, i nostri anestesisti si prestano oltre l’orario di lavoro, continuano cioè a svolgere prestazioni aggiuntive così come è stato durante il periodo emergenziale più sentito del Covid-19: i nostri medici hanno sempre garantito la loro presenza ed assistenza al di là degli orari formali lavorativi”.

“Con i colleghi del reparto – conclude il direttore di rianimazione - svolgiamo la nostra professione con abnegazione e sacrifici, rinunciando spesso anche ai giorni e alle ore da dedicare alla famiglia e a noi stessi, mettendo al primo posto i pazienti e i loro problemi di salute. Ma lo facciamo anche con uno spirito positivo, con la voglia di crescere all’interno di un ospedale che sappiamo avere oggi qualche difficoltà, siamo però tutti convinti che con questi piccoli passi riusciremo a rialzarci. Sono dei piccoli passi si, ma che servono in questo momento anche a ridare fiducia e a far rinascere, si auspica, un ambiente con un clima generale un po’ più sereno”.    

Soddisfazione per il “Progetto Bambini” intrapreso anche della Commissaria dell’ASSL Nuoro, Gesuina Cherchi, che attraverso una nota ribatte: “Il tutto potrà essere svolto e garantito senza il venir meno dell’imprescindibile rispetto di alcune norme di comportamento, utili a limitare il contagio da Covid”.

Elisabetta Caredda

22 novembre 2021
© Riproduzione riservata

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