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Tumore al seno. All’Aou Sassari e Arnas Brotzu Ca più sedute chirurgiche contro le liste di attesa

di Elisabetta Caredda

Cabula: “Grazie alle risorse messe in campo dall’Arnas e alla disponibilità del personale medico e infermieristico sono state attivate sedute operatorie aggiuntive che ci consentono di eseguire l’intervento entro 30 giorni dalla diagnosi”. Rubino: “All’Aou di Sassari l’equipe della Smac ha programmato 12 sedute chirurgiche che consentiranno di operare circa 45 pazienti nel solo mese di dicembre. Interventi anche il sabato, la domenica e ne festivi”

01 DIC - Buone notizie in Sardegna sulle iniziative volte ad abbattere le liste di attesa per il carcinoma mammario. L’azienda ospedaliera universitaria di Sassari e l’Arnas Brotzu di Cagliari intervengono per incentivare le prestazioni di chirurgia dedicate agli interventi del tumore al seno.

Su Cagliari per l’ospedale oncologico Businco, afferente all’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione (ARNAS), Quotidiano Sanità ha sentito il Direttore della S.C. di Chirurgia Oncologica e Senologia Carlo Cabula, che spiega: “Con la pandemia sono aumentate le richieste pervenute alla nostra struttura del Businco di intervento per tumore del seno. Infatti l’agenzia ministeriale Agenas ha accertato che la nostra S.C. di Chirurgia Oncologica e Senologia è stata la prima in Italia come numero di interventi durante la pandemia del 2020. Questo anche per noi ha comportato maggiori carichi di lavoro e un aumento delle liste di attesa”.

“Grazie alle risorse messe in campo dall’Azienda ARNAS e alla disponibilità del personale medico e infermieristico – sottolinea Cabula -, sono state però attivate sedute operatorie aggiuntive che ci consentono di ridurre la lista di attesa ed eseguire l’intervento mammario entro i 30 giorni dalla diagnosi come previsto per il tumore del seno in carico alle Breast Unit, qual’è la nostra del Businco (delibera Asl allegata)”.

Per quanto riguarda invece l’AOU di Sassari, qualche giorno fa la senologia multidisciplinare aziendale coordinata (SMAC), dove sono coinvolti i chirurghi senologi, gli anatomopatologi, i chirurghi plastici, i medici di Medicina nucleare, gli anestesisti, i radiologi, ha predisposto un calendario che consentirà di operare circa 45 pazienti nel solo mese di dicembre. Con effettuazione degli interventi anche il sabato e la domenica, oltre che nei giorni festivi.

Con una nota la stessa azienda ospedaliera precisa: “Si avranno un totale di 12 sedute operatorie, 8 inserite come prestazioni aggiuntive e 4 ordinarie. Saranno per la maggior parte sedute della durata di 12 ore e soltanto 2 saranno della durata di 6 ore. L’equipe della Smac le sta già organizzando, inizieranno il 4 dicembre”.

“Quella raggiunta – afferma il professor Corrado Rubino, coordinatore della Smac e direttore del dipartimento Oncoematologico dell’Aou di Sassari – è una soluzione organizzativa molto importante. L’Azienda mette in campo notevoli risorse che permetteranno di abbattere la lista d’attesa in maniera sensibile. Le dodici sedute, infatti, ci consentiranno, da una prima stima, in considerazione anche delle diverse complessità dell’intervento, di operare circa 45 donne. E la lista d'attesa potrebbe essere così ridotta a poco più di un mese”.

“La soluzione condivisa – afferma il chirurgo professor Alessandro Fancellu – è per noi motivo di grande soddisfazione perché le donne col tumore mammario riceveranno adeguata risposta al loro problema. E questo avverrà all’interno della stessa struttura in cui hanno iniziato il percorso diagnostico-terapeutico, come previsto dalle linee guida. Un altro aspetto importante è poi il fatto che l’Azienda ha previsto ulteriori sedute operatorie senologiche anche per i prossimi mesi. Un impegno rilevante, perché consentirà alle donne che si affideranno agli specialisti della nostra Aou di essere adeguatamente trattate, in linea con gli standard previsti dalle normative europee in tema di tumore mammario”.

La direzione strategica dell’Aou di Sassari fa sapere, in conclusione, “che il risultato raggiunto si inserisce all’interno di un percorso già avviato ad aprile scorso che aveva consentito ai chirurghi del reparto, con progetti mirati, di abbattere le liste d’attesa e operare 81 donne. Si sta valutando, inoltre, di effettuare alcune sedute operatorie anche nell’ospedale Antonio Segni di Ozieri. Da qui, in un’ottica di rete tra strutture ospedaliere, potrà arrivare ugualmente un prezioso contributo sempre per la riduzione delle liste d’attesa relative a questa tipologia di interventi”.

Elisabetta Caredda

01 dicembre 2021
© Riproduzione riservata

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