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Accordo Inail e Regione per cure riabilitative integrative a vittime di infortuni e malattie professionali


Saranno stipulate convenzioni con strutture pubbliche e private per l’erogazione delle cure riabilitative necessarie. Previsto che in futuro anche i cittadini non infortunati sul lavoro possano accedere ai centri Inail che dovessero essere creati, “oltre a poter accedere alle prestazioni del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio”.

15 DIC - Siglato oggi dal Direttore Generale della Presidenza della Regione Sardegna, Alessandro De Martini, e dal Direttore Regionale dell’Inail, Alessandro Barletta, un accordo per l’erogazione di cure riabilitative integrative ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale, con oneri a carico dell’Istituto, anche in strutture pubbliche e private accreditate con il Servizio sanitario regionale. Un servizio integrativo destinato a portare “grossi vantaggi alla collettività locale nel settore delle cure e della riabilitazione a seguito di infortunio”, si legge in una nota della Regione che annuncia l’accordo.

Per quanto riguarda le prestazioni integrative, oltre ai livelli essenziali di assistenza, l’accordo prevede che Inail e Regione individuino strutture pubbliche e private con cui sarà possibile stipulare specifiche convenzioni per l’erogazione delle cure necessarie al recupero dell’integrità psicofisica dei lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale. “In futuro, inoltre, anche i cittadini non infortunati sul lavoro potranno accedere ai centri Inail che dovessero essere creati, oltre a poter accedere alle prestazioni del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio”, spiega la Regione, sottolineando che “i vantaggi saranno di tutti: dei lavoratori, che potranno curarsi meglio, usufruendo anche di terapie che fino a oggi sarebbero state a loro carico, delle aziende, che si avvantaggeranno dei recuperi più veloci degli infortunati, anche in termini di riduzione delle assenze dal lavoro, e delle strutture pubbliche e degli ambulatori privati accreditati, poiché per le cure saranno destinate risorse a carico dell’Istituto”.

Tramite la stipula di ulteriori convenzioni attuative, l’intesa consentirà anche di attivare nuove forme di collaborazione, per progetti di ricerca e di formazione in ambito protesico, di riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo e per iniziative di promozione della pratica sportiva per persone disabili. “In questo modo l’Inail assume l’impegno di migliorare la qualità della propria presenza sul territorio, in un quadro di collaborazione rafforzata e di efficace integrazione con il Servizio sanitario regionale, adattando le prestazioni offerte al contesto specifico della realtà locale”, evidenzia la nota regionale.

Inoltre, con l’accordo siglato, l’INAIL, “in considerazione delle peculiari caratteristiche di insularità della regione e dell’attuale offerta di strutture sanitarie specializzate gestite dal SSR e dall’Istituto eroganti prestazioni di assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera, anche in regime residenziale, si impegna a presentare entro un anno dalla formalizzazione del presente atto, uno studio di fattibilità di natura tecnico finanziaria finalizzato a valutare l’attivazione di nuove strutture deputate all’erogazione delle predette prestazioni sanitarie, anche in forma di gestione partecipata con enti del SSR o comunque accreditati con il SSR”.

“L’applicazione dell’accordo – conclude la nota - rappresenta un nuovo rilevante servizio offerto ai cittadini. Finora, infatti, queste prestazioni potevano essere erogate esclusivamente nei centri sanitari che fanno capo all’Inail. L’intesa, in particolare, dà attuazione alla nuova missione dell’Istituto come polo della salute e della sicurezza, prevista dal Testo unico per la sicurezza, e applica l’accordo quadro raggiunto in conferenza Stato-Regioni il 2 febbraio del 2012 e completa il ciclo di presa in carico degli assicurati. Con questo accordo l’Inail mette a disposizione cultura, risorse e competenze per accompagnare i lavoratori infortunati e tecnopatici lungo l’intero percorso riabilitativo, con interventi completi e tempestivi. Senza oneri aggiuntivi per lo Stato e per il mondo delle imprese, l’Istituto potrà dunque tornare a esercitare l’ampio ventaglio di funzioni nell’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria e riabilitativa, di cui era già titolare prima della legge 833/78. Funzioni ora pienamente riacquisite in seguito alla legge Finanziaria 67/88 e ai decreti legislativi 81/2008 e 106/2009”.

15 dicembre 2015
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