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Sardegna. Paci illustra la Manovra in commissione Bilancio: “Priorità è sanare il debito sanitario"


Per l’assessore al Bilancio il risanamento dell’“enorme” e “inaccettabile” debito sanitario, pari a 750 milioni in tre anni, è “una priorità assoluta per dare garanzie alle generazioni future”. Per questo la Regione, oltre a fare spending review e a contare sul miglioramento del ciclo economico, chiede “un sacrificio temporaneo ai cittadini più abbienti”.

03 FEB - "Con questa Finanziaria sosteniamo fortemente i segnali di ripresa che finalmente arrivano dalla nostra economia e iniziamo un percorso di risanamento dell'enorme, inaccettabile debito della Sanità, 750 milioni in tre anni, che è una priorità assoluta per dare garanzie alle generazioni future. È una manovra che si incardina sulla certezza delle entrate grazie alla chiusura della decennale vertenza con lo Stato e sulla consapevolezza di poter spendere tutto quello che incassiamo grazie all'abolizione del patto di stabilità, e che si proietta con ottimismo erano una previsione di miglioramento generale della situazione economica". Ad affermarlo è stato l'assessore della Programmazione e del Bilancio della Sardegna, Raffaele Paci, che ieri sera ha presentato la Manovra 2016-2018, che muove 7 miliardi e 400 milioni, alla terza Commissione del Consiglio regionale, dando così ufficialmente l'avvio alla sessione di Bilancio in via Roma.

"La Sanità genera 400 milioni di debito all'anno. Significa – ha proseguito Paci - che consumiamo 400 milioni in più di quello che dovremmo: un'enormità, ormai insostenibile, una situazione di fronte alla quale non si può più far finta di niente ma che bisogna risolvere immediatamente per tutelare le generazioni future. Non possiamo più rinviare: perciò oltre a fare spending review e a contare sul miglioramento del ciclo economico, chiediamo un sacrificio temporaneo ai cittadini più abbienti. E qui voglio dirlo molto chiaramente: per la maggior parte dei sardi le tasse vengono abbassate, pagheranno cioè meno Irpef, e l'Irap per le imprese resta fra le più basse in Italia".

Anche in questa, come nella precedente manovra, è prevista la programmazione unitaria delle risorse regionali, statali e comunitarie "per dare forte impulso e accelerazione alla spesa dei fondi europei sin dall'inizio del nuovo ciclo di programmazione, evitando così le corse contro il tempo per salvare finanziamenti all'ultimo momento, sono oltre 600 milioni solo per il 2016. C'è poi un imponente piano di opere pubbliche che colmerà il nostro storico gap infrastrutturale e allo stesso tempo rilancerà la domanda interna dando un'accelerata all'economia della Sardegna con 127 milioni di fondi dal mutuo infrastrutture e oltre 400 di fondi statali Fsc".

Per l'assessore Paci quella illustrata ai consiglieri regionali è una manovra "importante, che darà impulso all'economia e soprattutto imprimerà una svolta definitiva al controllo e al risanamento del debito della Sanità".

03 febbraio 2016
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