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Cagliari. Tre reparti dell’ospedale Marino assorbiti dal Brotzu? Coas Medici lancia l’allarme ma la Dg dell’Ao smentisce e rassicura


Secondo le notizie citate dal sindacato saranno tre i reparti assorbiti dal Brotzu: Neurochirurgia, Ortopedia e Chirurgia della Mano: “Una canibalizzazione, che mette a rischio la tempestività e allunga le liste d’attesa”. Ma la Dg del Brotzu precisa: “Solo Neurochirurgia sarà accorpata, senza alcuna riduzione dell'attività. Sarà una razionalizzazione che produrrà benefici anche in termini di salute dei cittadini”.

19 SET - Per il Coas Medici l’ospedale Marino “sarà la prossima illustre vittima degli scellerati tagli alla spesa ospedaliera, e alla sanità in generale, che purtroppo ci porteranno a non essere più in grado di rispondere per tempo all'esigenze dei cittadini”. E la causa risiederebbe, secondo il sindacato, nel fatto che “verranno assorbiti dall’ospedale Brotzu i reparti di Neurochirurgia, Ortopedia e Chirurgia della Mano. In tale contesto la nostra preoccupazione è centrata sul paziente perché è importante tenere sempre a mente che la tempestività dell'intervento e dell'assistenza, soprattutto durante le emergenze, vale la vita del paziente ed è alla base della professione per chi fa il medico”.

“I due reparti neurochirurgici, nei rispettivi ospedali – afferma Alessandro Garau, segretario del sindacato Coas Medici Dirigenti -  condividono l'utilizzo delle sale con altre UU.OO. chirurgiche; questo ha reso possibili 450 operazioni all'anno a ciascuna struttura ma, allo stesso tempo, è stato inevitabile il crearsi di liste d'attesa che diventeranno ancora più lunghe. In un clima di confusione come questo, scelte del genere non mi sembrano proprio adatte a risolvere problemi bensì solo a complicare la situazione. Chi verosimilmente trarrà profitto, ancora una volta, sarà sicuramente la sanità privata”.

"Inoltre, è importante avere una programmazione – continua Garau - che preveda le emergenze visto che negli scorsi anni il Brotzu è rimasto in panne due volte: la prima per la sostituzione programmata di una cabina elettrica e la seconda per l'allagamento delle sale operatorie. In questi due casi è stato proprio il Marino a rispondere all'emergenza e ha garantito, per diversi giorni, lo svolgersi delle varie attività. Se si ha disposizione un salvagente si salva una persona sola, ma se ce ne sono due si può fare di più".

Per Garau “l’Ospedale più ‘grosso’ cannibalizzerà il Marino assorbendone i reparti, il personale, le strumentazioni e riducendo peraltro notevolmente le potenzialità operative correlate strettamente al numero delle sale operatorie. A fronte quindi di una sensibile riduzione degli interventi nell'Area Vasta di Cagliari (in alcuni casi un dimezzamento), non si ridurranno le spese derivanti quasi completamente alle competenze del personale medico ed infermieristico”.

Una visione ben diversa da quella che invece racconta al nostro giornale Graziella Pintus, direttore generale dell'Azienda ospedaliera Brotzu. “Anzitutto occorre precisare che la delibera regionale dell’agosto 2016 dispone solo l’accorpamento dell’Unità Operativa di Neurochirurgia e che, allo stato attuale, non esistono atti formali riguardo l’accorpamento di altri reparti. Dunque, con il trasferimento dell’Uo di Neurochirurgia del Marino al Brotzu, a partire dal 1° ottobre, si va compiendo ciò che è stabilito in una delibera i cui contenuti sono noti e chiari da più di un anno”.

Quanto ai rischi per la salute dei cittadini, Pintus esclude qualsiasi problema inerente la tempestività degli interventi, “considerato che i due ospedali distano solo pochi chilometri l’uno dall’altro”.

Per la Dg quello deciso dalla Giunta regionale si tratta piuttosto “un processo di razionalizzazione” nell’ambito del quale “è stata valutata anche la necessità di una rivalutazione del numero dei posti letto dell’azienda Brotzu al fine di assorbire l’attività dell’ospedale Marino”. Dunque, assicura Pintus, “non ci sarà alcuna riduzione dell’attività, i cittadini possono stare tranquilli. Ci sarà piuttosto una razionalizzazione dei percorsi che produrrà benefici anche in termini di salute”.

19 settembre 2017
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