Aou di Sassari. Eugenio Martelli di nuovo responsabile della Uoc di Chirurgia vascolare
Il docente è stato tra i primi ad effettuare a Sassari la chirurgia dei bypass distali peri-malleolari per il salvataggio dell’arto inferiore con iniziale gangrena. Già responsabile del reparto dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, Martelli è stato ora confermato dopo una pausa di 4 mesi necessaria a concludere l'iter del concorso interno bandito per il rinnovo dell'incarico.
05 DIC - Il prof.
Eugenio Martelli, Direttore della Cattedra di Chirurgia Vascolare dell'Università degli Studi di Sassari, già responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Sassari dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, ha ricevuto il nuovo incarico di Responsabile della UOC, dopo una vicenda concorsuale durata oltre quattro mesi nelle more dell’attuazione dell’atto aziendale dell’Aou, che ha previsto un nuovo concorso interno per l'attribuzione dell'incarico.
Il prof. Martelli, oltre ad effettuare tutta la chirurgia maggiore arteriosa nonché venosa, negli ultimi sedici anni si è dedicato in particolare alla chirurgia dei bypass distali al piede, nel tentativo di salvataggio degli arti inferiori in pazienti con un’iniziale fase di gangrena. Una patologia che colpisce in maggioranza la terza età e in particolare i pazienti diabetici.
“Alla luce di questo – afferma l’Aou in una nota - occorre evidenziare anche come la Sardegna sia una delle Regioni con la più alta incidenza di diabete per numero di abitanti, si caratterizza per una condizione fisica migliore del resto d'Italia sia in termini di sovrappeso (38% contro il 46% del dato nazionale) e obesità (18% contro il 27%), sia in tema di complicanze legate alla malattia dove spicca il dato positivo del 28% di arteriopatie periferiche contro il 39% della media nazionale. Dati migliori anche per retinopatie (14% contro 20%, nefropatie (6% contro 11%) mentre sono allineati i valori per i problemi cardiaci (28%) e piede diabetico (10%)”.
“In Sardegna come in tutto il mondo - spiega Martelli - l'incidenza del diabete è in costante aumento ed è proprio questa patologia il più temibile tra i fattori di rischio per l'instaurarsi dell'arteriopatia ostruttiva cronica degli arti inferiori, della cui malattia l'ischemia critica rappresenta lo stadio terminale. Ma è anche vero che con le nuove tecniche legate alla chirurgia dei bypass distali al piede possiamo ridurre moltissimo le amputazioni e le relative ricadute socio-economiche sui pazienti e le loro famiglie”.
“Centrale è il ruolo - conclude Martelli- dei colleghi medici di base ai quali, per primi, spetta il compito di identificare, tempestivamente, i prodromi dello stato di ischemia critica degli arti inferiori e di inviare il paziente all'attenzione dei colleghi specialisti nella gestione delle malattie vascolari”.
05 dicembre 2017
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