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Nuovo scontro Governo Regioni. Boccia contro ordinanza della Sardegna: “È da rivedere”. Ma Solinas non è dello stesso avviso

di Elisabetta Caredda

Il ministro per gli Affari regionali contesta il provvedimento perché “dà ai sindaci gli strumenti per verificare se le funzioni religiose possono essere esercitate, ma non è così che funziona”. Replica il governatore: “Il provvedimento non contiene alcuna disposizione di delega ai sindaci ed è armonico con le disposizioni del Dpcm pur nelle differenziazioni adottate”. Scende in campo anche la Conferenza episcopale sarda: “I vescovi valutaranno il testo dell’ordinanza tenendo conto che non sono stati consultati precedentemente e che decisioni di questo tipo competono unicamente all’Autorità ecclesiastica”.

04 MAG - Dopo la contrarietà sulle scelte della Calabria anche l’ordinanza firmata dal presidnete della Sardegna Christian Solinas per la Fase 2 non convince il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, che ai microfoni di Sky Tg24, ha espresso la necessità di alcune revisioni al testo. Facendo il punto sulle ordinanze regionali, Boccia ha parlato dellanecessità di testi “coerenti con il dpcm”. “Ma ci sono alcuni dettagli di alcune ordinanze che andranno riviste. Penso a quella della regione autonoma della Sardegna che dà ai sindaci strumenti per verificare se le funzioni religiose possono essere esercitate. Non funziona così".
 
ELa replica della Regione sempre su Sky Tg24: "L'ordinanza non dà il potere ai sindaci di verificare se le funzioni religiose possano essere esercitate, in proposito il documento non contiene nessuna disposizione di delega ai sindaci. Il testo della nuova ordinanza è armonico e coerente con le disposizioni del Dpcm, pur nelle differenziazioni adottate, tenendo conto delle specificità della nostra regione e delle potestà connesse all'autonomia speciale".
 
Le funzioni religiose sono contenute nell’art. 29 dell’ordinanza che prevede anche che sia la Conferenza Episcopale Sarda a proporre preliminarmente all’Autorità Sanitaria regionale “apposite linee guida per lo svolgimento in sicurezza, e nel rispetto delle superiori prescrizioni igienico sanitarie, delle funzioni religiose consentite”.
 
A tal proposito il Presidente della Conferenza Episcopale Sarda (CES), mons. Antonello Mura, ha affermato: “I Vescovi sardi, pur apprezzando l’attenzione che il Presidente Solinas ha rimarcato nella conferenza stampa verso l’apertura delle chiese alle ‘celebrazioni eucaristiche’, si riservano di leggere e valutare il testo dell’ordinanza regionale che verrà firmata, tenendo conto che non sono stati consultati precedentemente e che decisioni di questo tipo – precisa mons. Mura – competono unicamente all’Autorità ecclesiastica”.
 
Elisabetta Caredda

04 maggio 2020
© Riproduzione riservata

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