Covid. “Cosa sta facendo la Regione per evitare una seconda ondata?”. Cuccu presenta interrogazione
di Elisabetta Caredda
Per la segretaria del Consiglio urge una strategia per prevenire il rischio di una impennata di contagi e dare una risposta alle preoccupazioni della popolazione sarda. “Per arrivare alla diagnosi che identifichi nell’organismo il Coronavirus è necessario il tampone, più attendibile dei test sierologici anticorpali. La nostra isola nel mese di maggio è risultata quint’ultima nella classifica nazionale Gimbe per numero di tamponi effettuati al giorno. Si adotti dunque un'azione strategica responsabile per evitare il pericolo di un nuovo lockdown”, afferma Cuccu. IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE
01 GIU - “Quale strategia sanitaria regionale è stata posta in essere dalla Regione Sardegna per prevenire il rischio di una seconda ondata di Covid-19?”. Lo chiede la Segretaria del Consiglio regionale
Carla Cuccu (M5S) attraverso una interrogazione volta al Presidente
Christian Solinas e l’Assessore alla Sanità
Mario Nieddu.
“Evidenze scientifiche e raccomandazioni internazionali – spiega la Consigliera - indirizzano verso la strategia delle 3T (testare, tracciare e trattare), sottolineando anche l'importanza dell'indagine siero-epidemiologica per conoscere la diffusione del virus nella popolazione. E’ oramai chiaro, quindi, che per arrivare alla diagnosi che identifichi nell’organismo il Coronavirus è necessario il tampone, tenuto conto che i test sierologici anticorpali, seppur importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale, non possono essere considerati strumenti diagnostici sostitutivi del test molecolare.
Considerato inoltre il decreto legislativo n. 33 del 2020 che demanda alle Regioni il monitoraggio dell'andamento della situazione epidemiologica nel proprio territorio e le conseguenti azioni da intraprendere - prosegue sottolineando la Segretaria pentastellata -, e che la nostra isola, come da elaborazione GIMBE, nel mese di maggio è risultata quintultima nella classifica nazionale per numero di tamponi diagnostici effettuati al giorno, di gran lunga inferiori a quelli registrati in altre Regioni autonome nonché esigui rispetto alla stessa media nazionale, chiedo ancora al Presidente Solinas e l’Assessore Nieddu se non ritengano necessario incrementare il numero di tamponi diagnostici che risultano essere più attendibili ed evitare il pericolo di un nuovo lockdown”.
Riguardo all’indagine epidemiologica regionale con l’effettuazione di circa 40mila test anticorpali annunciata da Nieddu, che doveva avere inizio quasi in concomitanza all'indagine cominciata il 25 maggio sulla siero-prevalenza dell'infezione da SARS-CoV-2 promossa a livello nazione dal Ministero della Salute, la Consigliera ha inoltre chiesto nell’interrogazione se il percorso di screening regionale abbia avuto avvio, se si intendano avviare anche per i soggetti datoriali la possibilità di realizzare percorsi di screening e quali ASSL vogliano dotare di estrattore di RNA che raddoppia la capacità di analisi dei tamponi, consentendo di diagnosticare la malattia in tempi più celeri.
Cuccu conclude: “Non potendo confidare solo nelle responsabilità individuali attraverso il rispetto delle norme di distanziamento sociale e l'utilizzo di guanti e mascherine, è necessario adottare un'azione strategica responsabile per intercettare e prevenire il contagio per tempo”.
Elisabetta Caredda
01 giugno 2020
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