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Covid. Il Pd sollecita le vaccinazioni. Solinas: “Chiederò dosi per immunizzare in 45 giorni l’intera popolazione”

di Elisabetta Caredda

L’entusiasmo della maggioranza per il passaggio dell’isola in area bianca suscita polemiche nell’Opposizione. Pinna: “Non pavoneggiamoci sulla conquistata zona bianca dimenticando che siamo penultimi in Italia per vaccinazioni, inchiodati allo 0,1% della copertura tra gli over 80”. Il governatore annuncia: “Scriverò al presidente Draghi per chiedere un impegno straordinario e avviare una immediata grande campagna vaccinale”.

02 MAR - La Regione Sardegna è in zona bianca, ma per l’Opposizione in Consiglio regionale c’è poco da festeggiare. “La zona bianca è solo l’inizio, ma senza una copertura vaccinale è un errore considerarsi fuori pericolo”. A parlare è Rossella Pinna (PD), componente della Commissione Salute e politiche sociali, che afferma: “Se sono chiari i segnali che ci dicono che i Sardi sono stati attenti e disciplinati, che hanno rispettato le regole imposte dalla pandemia, il bollettino quotidiano dei contagi però ci dice che non è ancora il momento di sentirsi fuori pericolo”.

Per Pinna sono i numeri a dire "che la Sardegna non è covid free”. E spiega: “Il 13 luglio 2020 erano solo 7 le persone in isolamento domiciliare, mentre oggi, 01 marzo 2021, sono 12.576! Se a questo aggiungiamo gli attuali ricoverati e una percentuale statisticamente irrilevante dei vaccinati in Sardegna, lo 0,1 % degli over 80 (e a oggi solo 86.430 sardi su una platea di popolazione da vaccinare di circa  1.200.000 ), si capisce bene che c’è poco  da festeggiare”.

“L'Isola va messa in sicurezza – sottolinea la consigliera - , vanno vaccinati gli anziani, i malati e tutti gli operatori, compresi i familiari che li assistono, e poi, il più velocemente possibile, tutti i sardi. Noi, facciamo il tifo per la Sardegna ma non ci dimentichiamo gli eccessi ottimistici di agosto, le scelte sconsiderate e la seconda ondata che ci ha portato mille morti e il blocco di tutte le attività. Per questo chiediamo al governo regionale di svuotare immediatamente i depositi dei vaccini che da diverse settimane sono lì, in attesa di  essere somministrati. Come dicono autorevoli esperti in lotta ogni giorno contro il virus: non basta essere la prima regione in zona bianca se poi siamo i penultimi in Italia nelle vaccinazioni. Solo un piano puntuale, con regole chiare e rispettate  rigorosamente, può permetterci di tornare alla normalità, far ripartire le imprese e pensare  a mettere in sicurezza la prossima stagione turistica. Per questo, lo ripetiamo, è necessario vaccinare presto e non pavoneggiarci  sulla conquistata  zona bianca dimenticando che  siamo la Cenerentola  d'Italia per copertura vaccinale, inchiodati allo 0,1% di vaccinazioni effettuate”.

“La nostra Regione – conclude Pinna - ha il dovere di tutelare i risultati raggiunti col sacrificio di tutti i sardi ed in particolare delle categorie che più di altre hanno sofferto per il fermo delle attività, per la perdita del lavoro, per una crisi che vorremmo tutti superare. Riprendere in sicurezza anche gli spostamenti e i flussi in entrata verso la Sardegna è una garanzia per la ripresa del settore turistico e in generale dell’economia, basta organizzare i controlli, le regole. Sappiamo che il virus cammina sulle nostre gambe, abbiamo i tamponi rapidi, possiamo allestire  postazioni di controllo negli scali isolani e nei porti con un protocollo serio e affidabile che limiti il più possibile i rischi e così, poter riprendere a vivere tutti, con saggezza”.

Sulle polemiche interviene il Presidente della regione Christian Solinas, il quale già aveva espressamente raccomandato che essere in zona bianca “non rappresenta certamente un invito al liberi tutti”, perché la diffusione del virus non si è ancora fermata, ed è per ciò che l’ordinanza prevede delle riaperture graduali ma con l’osservanza di determinati “paletti”.

Solinas interviene poi sulle misure per la sicurezza negli spostamenti e nei flussi in entrata verso la Sardegna. “Il modello che avevamo proposto già un anno fa, all’inizio della prima ondata, benché ne siano state dette tante, oggi è diventato una linea di tendenza internazionale che anche l’Unione Europea sta perseguendo. E’ quindi necessario che oggi, avendo conquistato la zona bianca, ci sia un sistema di controllo negli accessi, nei porti, negli aeroporti, che certifichi che chi arriva non porti con sè una nuova diffusione virale; che possieda dunque una certificazione del test con esito negativo al Covid o che esegua un test rapido una volta giunto in Sardegna”.

Riguardo ai vaccini, il Governatore conclude annunciando: “La Sardegna è la prima regione del paese ad aver raggiunto il risultato della zona bianca. Può diventare un laboratorio, un modello per tutta l’Italia. Scriverò al presidente Draghi chiedendo che ci sia un impegno straordinario, visto anche il ridotto numero di popolazione che abbiamo qui nell’Isola, per poter avviare una grande campagna vaccinale immediata che ci porti nell’arco dei prossimi 30/45 giorni a vaccinare l’intera popolazione”.

Elisabetta Caredda

02 marzo 2021
© Riproduzione riservata

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