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Arriva anche in Italia canagliflozin il nuovo farmaco orale per il diabete tipo 2


14 MAG - Presentata al Congresso nazionale dei medici diabetologi la più recente novità di cura per controllare la glicemia nel diabete di tipo 2: anche in Italia arriverà a breve canagliflozin, farmaco orale della nuova classe degli inibitori SGLT-2 di Janssen, farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, il cui meccanismo d'azione permette l'escrezione con le urine degli zuccheri, e quindi di calorie, arrivando ad eliminare fino a 120 g, l'equivalente di 30 zollette di zucchero al giorno. "La glicosuria, ovvero la presenza di zuccheri nelle urine, da sempre è stata interpretata come un segno negativo associato alla condizione del diabete. Con questa nuova classe di farmaci da oggi diventa positivo. Positivo perché l'escrezione diretta dello zucchero attraverso le urine determina tre fenomeni positivi insieme: la riduzione della glicemia, la riduzione delle calorie e la perdita di liquidi che portano a un calo del peso e della pressione" spiega Stefano Genovese, dell'IRCCS Multimedica di Milano e Consigliere d'Amministrazione della Fondazione AMD "grazie a questo nuovo meccanismo d'azione, l'ultimo arrivato, canagliflozin, permette di eliminare fino a 120 g di zucchero al giorno. Ovvero 30 zollette".

"Il diabete è una malattia complessa da affrontare, perché ogni persona con diabete è diversa; diversa quindi - quasi "su misura" - dovrebbe essere anche la cura da seguire", dice Antonio Ceriello, Presidente dell'Associazione medici diabetologi (AMD). "Per questo motivo - prosegue - qualche anno fa AMD ha messo a punto sperimentato, validato e trasformato in un software disponibile per tutti i medici un modello - definito tecnicamente 'algoritmo terapeutico' - che, basandosi sulle caratteristiche di età, durata della malattia, fattori di rischio e complicanze ha identificato diversi profili di malattia, da sottoporre a schemi di cura personalizzati. La cura 'su misura' è resa possibile proprio dalla grande scelta di farmaci, con meccanismi d'azione diversi, che oggi il diabetologo ha a sua disposizione e che possono essere variamente associati tra loro a seconda dei bisogni. Gli inibitori del riassorbimento tubulare del glucosio o inibitori di SGLT-2, rappresentano l'ultima classe resa disponibile dalla ricerca farmacologica, il cui meccanismo d'azione è del tutto nuovo."

14 maggio 2015
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