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Cancro al fegato. Mangiare cibi ricchi di vitamina E riduce il rischio


La scoperta da uno studio cinese che ha coinvolto oltre 130 mila persone: maggiori sono le quantità assunte di questo antiossidante naturale, minori sono le possibilità di sviluppare la patologia. Gli esperti ricordano: “Basta una dieta equilibrata, che aiuta a prevenire anche altri disturbi”.

23 LUG - Il segreto per aiutare a prevenire l’insorgenza del tumore al fegato potrebbe essere semplice: consumare più vitamina E, che la si assuma con la dieta o con integratori. A dirlo uno studio della Shanghai Jiaotong University School of Medicine e dello Shangai Cancer Institute, pubblicato sulla rivista Journal of the National Cancer Institute.
 
La vitamina E è una antiossidante naturale, un nutriente liposolubile che secondo molti studi sperimentali sarebbe capace di prevenire il danneggiamento del Dna. Ma la sostanza potrebbe nello specifico essere utile per prevenire il cancro al fegato, secondo uno studio che ha arruolato un campione di 132.837 persone tra il 1997 e il 2006, di cui 267 (118 donne e 149 uomini) hanno ricevuto diagnosi di tumore.

Per comprendere la relazione tra l’assunzione di vitamina E e il rischio di avere la malattia, gli scienziati hanno predisposto interviste singole e questionari, nei quali ai partecipanti era chiesto di riportare le proprie abitudini alimentari. Ad esempio, veniva loro chiesto di dichiarare quanto spesso consumavano alcuni dei cibi più comuni di Shangai, o se assumevano qualche tipo di integratore vitaminico.

Attraverso il confronto con i dati relativi a quali pazienti avessero sviluppato il tumore al fegato, gli scienziati hanno così scoperto come l’alto consumo di vitamina E abbassasse il rischio, sia tra i pazienti che presentavano familiarità o che avevano avuto una storia precedente di malattie epatiche, sia tra quelli che non ne avevano.
 
“Dai dati emerge chiaramente una relazione tra il consumo di questo antiossidante e la probabilità di incorrere in un tumore, e questa relazione risulta essere anche dose-dipendente”, ha commentato Wei Zhang, medico allo Shangai Cancer Institute. “Al contrario, abbiamo osservato che i pazienti con familiarità che assumevano molta vitamina C da integratori alimentari, avevano più possibilità di sviluppare la patologia, ma lo stesso non accadeva ai pazienti che la assumevano in quantità corretta dall’alimentazione”.
“Il messaggio che filtra da questi dati è chiaro”, ha concluso Xiao Ou Shu, co-autore dello studio. “L’idea è che una corretta alimentazione protegge sicuramente dall’insorgenza di molte patologie, ma che la vitamina E in particolare debba essere assunta in grandi quantità poiché fa bene – tra le altre cose – per prevenire il cancro al fegato”.
 
Gli alimenti maggiormente ricchi di vitamina Esono i semi (e dunque gli oli da loro derivati), i cereali, gli ortaggi, la frutta fresca e quella secca. In tutti questi alimenti il contenuto viene però ridotto dalla cottura.

23 luglio 2012
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