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Leucemie infantili. Annuncio Aifa: “Purinethol nuovamente in farmacia da fine agosto”


Buone notizie per il farmaco “scomparso” dalle farmacie dall’aprile scorso a seguito di un “pasticcio” nella cessione dei diritti di commercializzazione. Al momento è comunque già disponibile sul territorio nazionale ma solo in ospedale e nelle Asl. La nota dell'Aifa.

25 LUG - “Il medicinale Purinethol sarà nuovamente disponibile nelle farmacie aperte al pubblico presumibilmente dalla fine del mese di agosto, e dal 20 luglio la ditta GlaxoSmithKline SpA ha comunicato che il medicinale è disponibile sul territorio nazionale per la richiesta esclusivamente da parte delle strutture sanitarie (ospedali e asl)”.

Così l'Aifa, con una nota del 20 luglio, dà finalmente una risposta a tutti i malati e le famiglie di bambini leucemici che dallo scorso aprile non riescono più a trovare in farmacia questo farmaco salvavita, usato per la terapia di mantenimento per la leucemia linfoblastica acuta (il tumore più frequente nell'infanzia) e il linfoma non Hodgkin. Dallo scorso 6 giugno infatti la titolarità del medicinale è ritornata alla Wellcome Foundation, rappresentata dalla GlaxoSmithKline. Su richiesta dell'Aifa inoltre, Gsk ha acconsentito ad importare un lotto del medicinale Purinethol in confezionamento inglese, che verrà distribuito a gratuitamente alle strutture ospedaliere e alle asl che ne faranno richiesta.

Una comunicazione che sancisce dunque la fine di oltre tre mesi di angoscia, ricerche e viaggi della speranza all'estero di tanti genitori italiani. Il Purinethol aveva infatti iniziato a scarseggiare a causa della sospensione da parte dell'autorità regolatoria francese per alcune irregolarità, nel dicembre del 2011, della società Laboratories Genopharm Sas, titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Tanto che l'Aifa all'inizio di maggio ha riconosciuto la carenza del farmaco dal mese di aprile, precisando però che non era "possibile prevederne la durata", e rilasciando il nulla osta all'importazione alle strutture sanitarie che ne facessero richiesta. 

Intanto il farmaco ha iniziato a diventare introvabile nelle farmacie e le famiglie dei bambini in cura hanno iniziato ad allarmarsi. Molte sono andate a fare scorta in Svizzera e Germania. Ma la GlaxoSmithKline rende noto di essere tornata a esserne il distributore e assicura che dalla seconda settimana di agosto il medicinale dovrebbe essere di nuovo in farmacia. 
"Prima pensavo che fosse un problema solo del Lazio - racconta Gabriele Lanzuisi, padre di un bambino di 5 anni in cura all'ospedale Bambino Gesù per leucemia - poi ho ricevuto segnalazioni anche da Catania, Napoli, dal Veneto e altre regioni, e ho capito che si trattava di un problema nazionale. Ho fatto presentare interrogazioni in Parlamento e alla regione Lazio, rimaste però senza risposta". Presi dalla paura di rimanere senza questo farmaco, molti genitori si sono arrangiati come potevano. “Noi per fortuna possiamo dare a nostro figlio – continua – metà compressa al giorno, così la scatola dura di più. Ma tanti hanno iniziato a fare scorte fuori. Alcuni sono andati in Svizzera o in Germania, dove costa 92 euro, contro i 15,90 dell'Italia. Anche nella farmacia Vaticana c'era la lista d'attesa”. Il problema, aggiunge Paola Natalicchio, mamma di un bambino con tumore, "é che non c'é chiarezza e informazione. Il farmaco é irreperibile nelle farmacie, ma in ospedale sì. Però nell'incertezza le famiglie sono preoccupate e la mancanza di risposte da parte delle istituzioni ha aggiunto difficoltà alle tante che queste famiglie vivono ogni giorno". 

Anche perché il Purinethol é un farmaco fondamentale nella terapia di mantenimento per la leucemia, come spiega Franco Locatelli, direttore del reparto di Oncoematologia del Bambin Gesù. "Si usa per il linfoma non Hodgkin e le leucemie linfoblastiche acute, che colpiscono ogni anno 350-400 bambini, nella seconda parte della terapia, quella cioè di mantenimento. Per capirsi, su 24 mesi di cura, il Purinethol viene assunto per 16. Quindi é una parte integrante della terapia. C'é un farmaco, con meccanismo d'azione simile, che si potrebbe usare al suo posto, ma é più tossico, e provoca maggiori casi di malattia venosa epatica. Da noi comunque non ci sono problemi di scorte". 

La vicenda però sembra essere giunta finalmente ad una conclusione positiva, secondo quanto si può desumere dalla nota dell'Aifa. I diritti del Purinethol erano stati infatti ceduti nel 2009 alla Aspen Pharma, che aveva affidato alla Genopharm la distribuzione per tutta l'Europa, poi fermata dall'ente regolatore francese. Ora la Glaxo è tornata a essere il distributore per l'Italia e da fine agosto i genitori di questi bambini potranno trovare ritrovare il medicinale in farmacia. Con una preoccupazione in meno, almeno da questo punto di vista. 
 
A.L.
 


25 luglio 2012
© Riproduzione riservata

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