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Vaccini. Un investimento per la salute, uno strumento per la sostenibilità del Ssn


Non abbassare la guardia sulle vaccinazioni, strumento di prevenzione e di tutela della salute pubblica. L’appello è stato lanciato dalla Siti, Società italiana d’Igiene, nel corso di un incontro organizzato per fare il punto sulle vaccinazioni e presentare Vaccinarsì, il portale di formazione medica e scientifica.

08 MAG - Mantenere alta l’attenzione sull’importanza delle vaccinazioni che rappresentano uno strumento efficace di prevenzione e tutela della salute pubblica. Lo dice la Siti, la Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, che oggi a Roma ha organizzato un incontro aperto agli operatori per fare una fotografia sullo stato dell’arte delle vaccinazioni in Italia e per presentare Vaccinarsì (www.vaccinarsi.org), un portale di formazione medica e scientifica.
 
Le vaccinazioni sono state definite dall’Oms “la più importante scoperta medica mai effettuata dall’uomo”. Grazie ai vaccini, infatti, è stato possibile cancellare il vaiolo che uccideva 5 milioni di persone al mondo ogni anno.
 
Conferma dell’importanza della vaccinazione è stata ribadita da Giovanni Rezza, responsabile del dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Iss, che ha spiegato come “ad oggi non abbiamo ancora i dati ufficiali delle coperture di quest’anno. Esistono alcune stime che parlano circa di un 20% in meno rispetto alla precedente stagione influenzale”. Quella appena trascorsa, aggiunge Rezza “è stata di media intensità, con oltre 6 milioni di casi in totale. Rispetto all’anno precedente, due dei tre virus circolanti erano leggermente mutati, per cui il vaccino era stato adeguatamente aggiornato garantendo una discreta protezione”. Tuttavia avverte Rezza una “riduzione della copertura vaccinale potrebbe determinare seri problemi di sanità pubblica nel caso di stagioni caratterizzate da mutazioni virali più rilevanti. Per questo – conclude – è necessario incentivare la vaccinazione in Italia con adeguate politiche sociali.
 
Le vaccinazioni consentono un risparmio per il Ssn e costituiscono “un investimento per lo Stato e la salute dei cittadini. Un euro per le vaccinazioni può equivalere a 24 euro per curare chi si ammala”. A parlare è Renato Soncini, presidente del gruppo vaccini di Farmindutria, il quale ha spiegato come si sviluppa un vaccino, i tempi che ci vogliono, mediamente 8-12 anni, la vaccinovigilanza che “recentemente ha assunto un atteggiamento più attivo ponendo l’accento non solamente sugli eventi avversi” e ha ribadito l’impegno dell’industria nella ricerca e lo sviluppo.
Soncini ha poi insistito sul “migliorare le coperture non ancora in linea con quelle dei principali paesi europei. E allo stesso tempo offrire agli operatori e alla popolazione l’accesso alle informazioni scientificamente certe per sensibilizzare tutti sugli effetti dell’uso o del mancato utilizzo dei vaccini”.
Un obiettivo che Soncini ricorda aver bisogno “di uno sforzo comune e sinergico da parte di Istituzioni, società scientifiche e imprese del farmaco”.
 
“I vaccini – ha spiegato Michele Conversano, presidente della Siti – costituiscono un risparmio economico per il Servizio sanitario nazionale non trascurabile (ad esempio in termini di mancate ospedalizzazioni). Lo stesso Piano nazionale di prevenzione vaccinale ha posto come obiettivo quello di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel nostro Paese, al fine di garantire equità nella prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione, superando i ritardi e le insufficienze presenti e assicurando parità di accesso alle prestazione vaccinali da parte di tutti i cittadini”.
 
Per Paolo Bonanni, professore ordinario di igiene presso l’Università di Firenze, “entro la fine di questo decennio è prevista l’eradicazione della poliomielite. Stiamo cercando di eliminare anche la rosolia congenita e il morbillo”. Altro obiettivo che la comunità scientifica si è data è “il contrasto al cancro del collo dell’utero grazie alla vaccinazione contro l’Hpv offerta a tutte le adolescenti e dobbiamo proteggere i nostri bambini e ragazzi nei confronti delle meningiti e setticemie da meningococco e da pneumococco per le quali abbiamo a disposizione sempre più vaccini efficaci e sicuri”.
 
La consapevolezza dell’importanza della vaccinazione passa anche attraverso l’informazione corretta, la diffusione dei dati inesatti unita a una certa disinformazione anche in ambito medico, rischiano invece di creare un danno alla Sanità Pubblica. L’aiuto dei mezzi di comunicazione diventa, quindi, prezioso per fare chiarezza sulle vaccinazioni e per contribuire, attraverso una reale presa di coscienza, a ridurre l’incidenza di malattie evitabili.
Da qui l’importanza di realizzare uno spazio web, Vaccinarsì (www.vaccinarsi.org), rendendolo fruibile dagli utenti comuni e da tutti gli operatori sanitari coinvolti nell'attività vaccinale. VaccinarSì, iniziativa a “cui il ministero della Salute plaude per la completezza dell’informazione” ha spiegato Maria Grazia Bomba, Direttore ufficio V della direzione generale della prevenzione del ministero della Salute, portale curato dalla Siti che ritiene fondamentale supportare questa iniziativa, fornendo l’apporto scientifico e specialistico, e garantendo un’immediata ed efficace divulgazione di contenuti scientifici. “la Siti – spiega Antonio Ferro, responsabile e coordinatore del progetto VaccinarSì – è convinta che la disinformazione sui vaccini si può contrastare solo con la validità di una informazione coerente, approfondita, verificabile, comprensibile, convincente e indipendente”.

08 maggio 2013
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