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Roma. Al Regina Elena via a progetto per ridurre tempi di cura post-operatori


Si chiama Eras, ed è un insieme di procedure tese al miglioramento del benessere del paziente chirurgico ed alla riduzione delle possibili complicanze. Si dà inizio così inizio alla collaborazione con il San Raffaele di Milano che lo ha introdotto per primo in Italia.

01 LUG - Presentato all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena l’innovativo protocollo di assistenza perioperatoria: il progetto Eras (Enhanced Recovery After Surgery ), un insieme di procedure tese al miglioramento del benessere del paziente chirurgico ed alla riduzione delle complicanze postoperatorie. Si dà inizio così inizio alla collaborazione con il San Raffaele di Milano che lo ha introdotto per primo in Italia. La realizzazione di uno specifico progetto  all’interno dell’Istituto è stato illustrato da Ester Forastiere, direttore della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ Istituto Regina Elena, durante il corso dal titolo: “Medicina perioperatoria. Ruolo dell’anestesista”, che ha visto la partecipazione di alcuni dei massimi esperti italiani di medicina perioperatoria. Sono stati inoltre presentati i positivi dati riscontrati dall’istituto milanese, che ha introdotto da alcuni anni il progetto Eras e che coordina i centri italiani che vi aderiscono.

Il progetto è stato ideato allo scopo di minimizzare lo stress metabolico e le disfunzioni d’organo post-operatorie e riportare il paziente all’autonomia fornendo una risposta alle attuali esigenze di qualità dell’assistenza e contenimento dei costi. Necessita della presenza di più figure professionali tra i quali: chirurghi, anestesisti rianimatori, infermieri, fisioterapisti, nutrizionisti, manager etc. Rilevanti i benefici  riscontrati in questi anni dalla Eras Society con circa il 30% di riduzione dei tempi di cura e il 50% di complicanze postoperatorie, quindi accelerazione e miglioramento del recupero e riduzione dei costi da prolungamento degenza e complicanze.

“Da una esperienza nata e maturata negli Usa – ha spiegato Forastiere - la medicina perioperatoria, vede nell’anestesista un ruolo centrale costituendo  il fulcro della valutazione e della gestione del paziente chirurgico in tutto il suo percorso, dalla fase di preospedalizzazione a quella di dimissione. Una serie di interventi che fanno parte di un programma multimodale, hanno lo scopo di minimizzare lo stress metabolico e le disfunzioni d’organo postoperatorie, al fine di migliorare la qualità, l’efficienza, l’efficacia e l’appropriatezza dell’assistenza”.      

Il Regina Elena aderirà quindi al protocollo sviluppato dall’Eras Society con l’obiettivo ulteriore di contribuire all’implementazione del database che raccoglie i dati di tutti i centri nazionali e internazionali che aderiscono al progetto al fine di ottimizzare l’assistenza perioperatoria.
 

01 luglio 2013
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