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Assemblea Farmindustria. Lorenzin: “Basta tagli lineari alla sanità”


Lo ha ribadito oggi il ministro della Salute all’assise dell’industria del farmaco annunciando che il Patto per la Salute è in dirittura d’arrivo. “In questo quadro si dovrà sviluppare anche un piano di politica industriale capace di tenere le aziende in Italia e rilanciare la ricerca”.

03 LUG - Il Ministro della Salute parla chiaro agli industriali del farmaco: “Il comparto farmaceutico ha avuto un vorticoso cambiamento di regole e c’è stata una forte riduzione della spesa in questi ultimi anni”. Ora, però, “dobbiamo dare stabilità al sistema industriale. Sappiamo che c’è necessità di programmare, per cui dobbiamo essere capaci di un’azione di politica industriale che tenga le imprese nel nostro Paese e che tuteli le migliaia di lavoratori altamente qualificati che lavorano nel comparto”.
 
Un messaggio molto apprezzato dalla platea. L’idea ribadita da Lorenzin è quella di un “approccio integrato” perché “bisogna avere una visione di sistema. Non è più il tempo di lavorare per compartimenti stagni. Ripeto, oggi serve un’azione coordinata”.
 
“Il comparto sanitario – ha poi specificato il Ministro -  è arrivato al culmine. Nessuna spesa pubblica negli ultimi anni è stata più conosciuta della spesa sanitaria e nessun comparto è stato aggredito come quello sanitario. Questo per dire che il settore ha già dato. E ora bisogna dare il via ad una seconda fase che punti sulla riprogrammazione della governance e su azioni mirate”.
 
Per questo il Ministro ha specificato che “non ci saranno più tagli lineari. Il sistema non li può sostenere. Ma questo non vuol dire che si apre una nuova fase di spesa pubblica allegra. Bisogna trovare la spesa improduttiva e reinvestirla in sanità”.
 
E per Lorenzin il luogo più adatto per costruire questo nuovo percorso integrato “è il Patto della Salute. Siamo in dirittura d’arrivo per la bozza con cui dovrò confrontarmi con Sviluppo economico e Regioni. Il Patto della salute è il piano regolatore della sanità per i prossimi 5 anni ma è anche un grande piano industriale del mondo sanitario. È la cornice all’interno della quale si può ripensare il modello guardando alle best practice. Poi dovremo attuare la deospedalizzazione, attraverso 'telesalute', cure domiciliari e più forza sul territorio. Ridisegneremo il ruolo delle farmacie che dovranno offrire più servizi e punteremo sulla prevenzione".
 
In questo senso anche il “comparto farmaceutico gioca una partita strategica dal punto di vista sanitario e industriale. Noi siamo un Paese che produce innovazione scientifica e produciamo ricerca e nuovi farmaci sempre più sofisticati, all’avanguardia e anche sempre più costosi. E anche questa è una sfida che dobbiamo affrontare. Capire come far tenere il sistema tenendo conto dello sviluppo e dei costi della tecnologia”.  Il ministro ha poi toccato il tema dei farmaci innovativi dopo le polemiche sugli anti cancro a pagamento, specificando come “è fondamentale avere garanzia d’accesso su tutto il territorio senza disparità. Su questo non possiamo tirarci indietro. Stiamo discutendo come rendere sostenibile il sistema cercando al contempo di garantire le migliori cure”.

03 luglio 2013
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