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Tumore collo utero. Un nuovo test con un semplice prelievo di sangue

di Viola Rita

Attraverso un termogramma del plasma questo test è in grado di vedere i biomarcatori associati alla malattia. E in futuro potrebbe favorire la diagnosi di altre patologie, tra cui vari tumori e la SLA. Lo studio su Plos One. LO STUDIO

12 GEN - Si basa sul profilo del calore del sangue - termogramma del plasma -, necessita solo di un prelievo venoso, è rapida e meno invasiva del Pap test. Stiamo parlando di una nuova tecnica per la diagnosi del tumore del collo dell’utero, che è appena stata messa a punto dall’Università di Louisville, nello Stato del Kentucky negli Stati Uniti. Lo studio è pubblicato su Plos One.
 
In Italia, ogni anno il tumore della cervice colpisce 3.500 donne (cioè circa una su 10mila), come riporta l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
“Siamo riusciti a realizzare un test più convenientee meno invasivo per rilevare il cancro della cervice”, ha affermato Nichola Garbett, che ha guidato il team di ricerca. “Inoltre, altre ricerche hanno dimostrato che siamo in grado di dimostrare se l’attuale trattamento è efficace, in modo che i clinici saranno in grado di adattare meglio le cure su ogni paziente”.
 
Per generare un termogramma del plasma, un campione del plasma sanguigno viene ‘fuso’ producendo un marchio unico, che è un indicatore dello stato di salute di quella persona. Questa impronta dà informazione delle proteine principali nel plasma sanguigno, misurata tramite Calorimetria differenziale a scansione (dall’inglese DSC).
Il team ritiene che le molecole associate alla presenza della malattia, chiamati biomarcatori, possano modificare il termogramma del paziente affetto dal tumore della cervice. Hanno usato la spettrometria di massa per dimostrare che i biomarcatori associati con il cancro della cervice uterina erano nel plasma.
 
“La chiave non è la ‘temperatura di melting’ del termogramma, ma la forma del profilo termico”, ha spiegato Garbett. "Siamo stati in grado di introdurre termogrammi per diverse malattie. Il confronto con questi termogrammi dei campioni di sangue di pazienti che sono stati sottoposti a screening o trattati o nei confronti dovrebbe consentirci di monitorare meglio i pazienti, dato che sono stati sottoposti a trattamento e ad un follow-up. Si tratterà di un’opportunità per noi per regolare i trattamenti in modo che siano più efficaci”.
Oltre a poter essere utilizzato nell’ambito di un approccio personalizzato sul paziente, un ulteriore studio potrebbe far sì che il termogramma del plasma sia utilizzato come test complementare rispetto al tradizionale screening del Pap test e potrebbe essere meno intrusivo e più conveniente per il paziente.  
 
Inoltre, poiché questo termogramma potrebbe permettere di monitorare più facilmente l’efficacia di un trattamento, un’eventuale terapia che non sta funzionando potrebbe essere interrotta prima e sostituita con una più efficace. In sintesi, il test potrebbe favorire una diagnosi precoce, un approccio terapeutico più efficiente e una riduzione dei costi sanitari per lo screening e per il trattamento del cancro della cervice.
 
E non è tutto. Infatti, i ricercatori dell’Università di Louisville vedono in questa tecnica una grande promessa per la diagnosi e il monitoraggio di una vasta gamma di altri tipi di tumore e malattie. Il test in questione è già stato applicato per identificare vari tumori, tra cui il melanoma, il cancro del polmone, della cervice, dell’ovaio, dell’endometrio e dell’utero e anche altre malattie, tra cui il lupus, l'artrite reumatoide, la sclerosi laterale amiotrofica SLA (morbo di Lou Gehrig) e la malattia di Lyme.
 
Viola Rita

12 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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