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Caso Avastin/Lucentis. Veneto pronto ad intentare azione risarcitoria contro aziende


Lo ha annunciato il Presidente Luca Zaia specificando che “il danno quantificato dai nostri uffici per il quadriennio 2010-2013 è di 15 milioni 200 mila euro”. Annunciata anche una nuova istanza cautelare al Consiglio di Stato per sospendere sentenza del Tar che aveva bocciato la decisione del Veneto di acquistare solo Avastin.

12 MAR - La Regione Veneto è pronta ad intentare un’azione legale civilistica per risarcimento danni, se del caso costituendosi parte civile in sede penale, contro le multinazionali del farmaco protagoniste della vicenda “Avastin-Lucentis”, colpite da un’ammenda di 182 milioni di euro da Parte dll’Antitrust con l’accusa di aver fatto “cartello” per imporre la vendita del più costoso (il Lucentis) per la cura della maculopatia oculare.
 
Lo ha annunciato oggi il Presidente Luca Zaia al termine della seduta di giunta regionale, che ha approvato un’informativa in questo senso, specificando che “il danno quantificato dai nostri uffici per il quadriennio 2010-2013 è di 15 milioni 200 mila euro”.
 
“Si tratta di un atto per certi versi preventivo – ha aggiunto Zaia – ma non vogliamo perdere nemmeno un minuto per recuperare quanto risultasse illecitamente sottratto alle casse regionali e cioè ai nostri cittadini e ai nostri malati e siamo quindi già pronti a farlo”.
 
La Regione proporrà anche una nuova istanza cautelare al Consiglio di Stato, volta a sospendere l’efficacia esecutiva della sentenza con cui il Tar, di fronte al quale aveva ricorso una delle case farmaceutiche, aveva annullato la delibera del 2011 con cui la Giunta decideva di acquistare il meno costoso Avastin.
 “Attendiamo comunque con fiducia – ha aggiunto Zaia - l’esito del ricorso che abbiamo presentato al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, la cui udienza di merito è fissata per il 26 giugno prossimo”.
 
Di seguito, una breve ricostruzione tecnica della vicenda giuridica:
 
Con delibera 2352/2011, la Giunta regionale del Veneto, sulla base di evidenze cliniche, delle indicazioni di molti specialisti veneti e del parere della Commissione Regionale per la Farmaceutica, decise di procedere all’acquisto dell’Avastin.
 
Una delle società coinvolte ricorse al Tar contro tale delibera nel 2012 e il Tribunale Amministrativo del Veneto, con un provvedimento del 24 ottobre 2013 arrivato dopo una lunga battaglia giudiziaria, disponeva un adempimento istruttorio a carico dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e dell’European Medicine Agency (Ema) per conoscere, in buona sostanza, se i farmaci Lucentis e Avastin fossero equivalenti.
Aifa ed Ema non diedero riscontro a tale istanza e quindi, il Tar Veneto, con sentenza del 3 ottobre 2013, annullava la delibera regionale per l’acquisto dell’Avastin e gli atti successivi e conseguenti.
 
Contro questa sentenza la Regione ha proposto appello chiedendone la sospensione al Consiglio di Stato, che ha ritenuto di approfondire la questione riproponendo l’adempimento istruttorio già disposto dal Tar Veneto e chiedendo ad Aifa di specificare se l’Avastin e il Lucentis siano equivalenti o meno.
L’udienza di merito si terrà il 26 giugno prossimo.

12 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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