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Omeopatia. Il 10 aprile la Giornata Mondiale. “Ma l’Italia rischia di restare senza farmaci”. L'allarme di Omeoimprese


I problemi sono legati al rinnovo delle autorizzazioni in commercio per i farmaci omeopatici, la cui decadenza è fissata al 31 dicembre 2015.  Anche medici e pazienti hanno scritto al Ministero per chiedere un intervento. In Italia 11 milioni di persone  usano medicinali omeopatici, 20.000 i medici che li prescrivono.

25 MAR - Il 10 aprile tutto il mondo si appresta a festeggiare l’anniversario della nascita del fondatore della medicina omeopatica, Samuel Hahnemann. Molte le manifestazioni anche in Italia. Ma in Italia la giornata di celebrazioni rischia di essere l’occasione per ricordare, invece, che i farmaci omeopatici nel nostro Paese rischiano di sparire a causa di una serie di criticità legate alle procedure e ai costi per le nuove autorizzazioni all’immissione in commercio. “Il rischio reale che il numero di medicinali omeopatici e antroposofici disponibili in Italia nel 2016 sarà insufficiente per coprire le necessità terapeutiche”, denuncia Omeomprese, l’associazione che riunisce le aziende produttrici e distributrici dei medicinali omeopatici e antroposofici.

La recente sentenza del Tar ha costituito un importante traguardo, ma ci sono ancora molti argomenti aperti che dal 2006 le aziende stanno cercando di risolvere con il Ministero e Aifa, ma il tempo passa senza risposte concrete”, denuncia Omeomprese.
 
“Abbiamo riscontrato un vero interesse tra le forze parlamentari”, ha spiegato Fausto Panni, presidente Omeoimprese. “A febbraio erano stati presentati emendamenti importanti per il nostro settore che avrebbero dato respiro all’industria italiana, pur nella tutela della salute dei cittadini. Ma gli emendamenti sono stati ritirati a fronte di un impegno preciso del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a mettere mano alla materia per trovare una soluzione che permetta il mantenimento dei medicinali omeopatici già in commercio (come è avvenuto da tempo in Francia e Germania) e che avvii un percorso di verifica che sia compatibile con le forze di Aifa e delle imprese stesse. La situazione è talmente grave che anche tutte le associazioni dei medici e dei pazienti che utilizzano medicinali omeopatici e antroposofici hanno sottoscritto un documento inviato al Ministero e alle istituzioni coinvolte per sottolineare la necessità di giungere a una soluzione”, conclude Panni.

Secondo i dati presentati da Omeoimprese, in Italia 11 milioni di persone usano medicinali omeopatici, di cui 3 milioni abitualmente, mentre 20.000 sono i medici italiani che prescrivono medicinali omeopatici. Ammontano a 25.000 i medicinali omeopatici presenti sul mercato italiano dal 1995 e a oltre 30 milioni le confezioni di medicinali omeopatici vendute nel 2013. Mentre 4.000 sono le famiglie, tra impiego diretto e indotto, che vivono del mercato degli omeopatici in Italia  e 320 milioni di euro il fatturato in farmacia.
 

25 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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